Calcio, Marco Aiana e il sogno di un ragazzo della Gallura

Il giusto premio del centrocampista dell’Arzachena Aiana.

Marco Aiana ha firmato da pochi giorni  il suo primo contratto da calciatore professionista e affronterà l’ avventura in Lega Pro con la sua Arzachena. “E’ un sogno che si realizza e la dimostrazione che quando credi con tutte le forze in una cosa questa diventa realtà”. 21 anni quasi tutti con il pallone. “Non c’è foto della mia infanzia senza una palla tra le mani o tra i piedi“. A 6 anni già sgambetta sulla terra battuta del campo di “Lu Pireddu” nella natia Cannigione. L’anno dopo ha già indosso il biancoverde dell’ Arzachena. “Per 7 anni ho visto iniziare e lasciare decine di amici. Io resistevo. Era una passione impossibile da fermare”. A 14 anni una stagione con gli allievi dell’Olbia prima di tornare in Costa Smeralda.

Dove a 16 matura l’esordio in Serie D. “Arzachena-Progetto Sant’Elia 3 a 1. Quando mister Cerbone mi disse di entrare mi sembrava di sognare“. Raffaele Cerbone tecnico di grande qualità. “Ogni partitella era una lezione. Mi ha insegnato a giocare al calcio”. Nello spogliatoio un compagno che farà strada. “Giuseppe Mastinu è una persona speciale, dentro e fuori dal campo. Sempre prodigo di consigli e suggerimenti“. E anche barbiere. “Il giorno dell’esordio avevo i capelli lunghissimi. Giuseppe mi ha praticamente rasato“. Arriva la 5^ Liceo Scientifico e Marco fa una scelta ammirevole. “L’impegno necessario in D avrebbe rischiato di farmi perdere la maturità. Sono andato in prestito in Prima Categoria al Monti di Mola”. La mezzala Aiana realizza 14 gol e si mette in tasca il diploma. “E’stata un’incredibile iniezione di fiducia“.

Segue l’esperienza al La Palma Cagliari. “Mi sono iscritto alla Facoltà di biologia. Ho dato 5 esami e vinto la borsa di studio“. Ragazzo modello. Che continua ad apprendere anche sul rettangolo verde. “Bebo Antinori è un vero maestro di sport“. Arzachena richiama. In panchina c’è Mauro Giorico. “Con lui gioca sempre chi merita“. Lo stesso condottiero della cavalcata verso la Lega Pro. “Ho toccato il cielo con un dito”. La firma da professionista. “Ringrazio la società per la fiducia. Quando è arrivato il mio turno ho capito che si stava avverando qualcosa di immenso”. Il sogno di un ragazzo di Gallura.

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