La Juventus vince 2-1, ma il Cagliari non sfigura: l’opinione dei tifosi in Gallura

Alberto Dossena in un'azione di Juventus - Cagliari - Foto Cagliari CalcioAlberto Dossena in un'azione di Juventus - Cagliari - Foto Cagliari Calcio

Il Cagliari perde 2 a 1 contro la Juventus, ma appare all’altezza della Serie A.

Nell’anticipo di Serie A tra Cagliari e Juventus a Torino, vince la Juventus 2 a 1, al termine di una partita piuttosto equilibrata, decisa da un episodio che fa discutere i tifosi. Ma ciò che conta più di tutto è la nuova consapevolezza della “nazionale della Sardegna” – così la definisce Claudio Ranieri -, che non sfigura affatto davanti alla nuova – momentaneamente – capolista della Serie A. Un Cagliari solido, propositivo, coraggioso, credibile. E anche un po’ sfortunato, che avrebbe certamente meritato un pareggio.

Primo tempo.

Ranieri schiera l’ennesima formazione inedita, per quanto riguarda gli 11 iniziali. Confermati Goldaniga in difesa e Prati alla cabina di regia davanti alla difesa, con Makoumbou che nel nuovo ruolo di interno di sinistra ha maggior libertà di azione in fase offensiva. Dentro Viola, che con le prestazioni convincenti e determinanti da subentrato ha convinto Ranieri a schierarlo dal primo minuto. In attacco Petagna, a fianco a Luvumbo. L’intento è quello di avere una punta che giochi al servizio di Luvumbo, favorendo gli inserimenti dello sgusciante attaccante angolano tra i giganti difensivi della Juve.

La prima azione pericolosa è del Cagliari, che all’11’ va al tiro con Viola, al termine di una veronica del giocatore per poter trasformare in tiro una sponda di Petagna, ma il tiro va al lato di poco. L’azione più pericolosa della Juventus arriva al 42′ con McKennie, che davanti alla porta calcia al lato un invitante cross dalla sinistra. Il primo tempo termina in perfetto equilibrio anche nel possesso del pallone e 7 tiri per squadra, di cui nessuno verso la porta.

Il secondo tempo.

Petagna rimane negli spogliatoi, al suo posto Lapadula. Dopo 3′ la Juve va al tiro da fuori area con Chiesa, che non riesce a centrare lo specchio della porta rossoblu. Al 53′ è ancora la Juventus, sempre con Chiesa, a sfiorare la rete, ma l’attaccante non riesce a buttare in rete un cross respinto verso il centro da Scuffet, che con un’uscita disperata ha portato l’attaccante juventino a sbagliare.

La Juventus passa.

La Juventus, che in attacco non sembra poter impensierire più di tanto il Cagliari, si affida ai calci piazzati. Prima al 55′ con Gatti su calcio d’angolo sfiora la rete, poi la trova al 59′ con Bremer che di testa batte Scuffet trasformando un cross su calcio di punizione dalla trequarti. Ranieri getta nella mischia Oristanio, che insieme a Luvumbo supporterà la punta peruviana. Al 70′ la Juventus raddoppia, sempre su calcio d’angolo, questa volta con l’ex Rugani, che festeggia, tra le proteste del Cagliari per un presunto fallo di mano non rilevato dal Var. Luvumbo lascia il campo, al suo posto Shomurodov, tatticamente per i rossoblu non cambia nulla.

Il Cagliari c’è, la Juventus soffre.

Al 75′ la torre difensiva del Cagliari Dossena accorcia le distanze di testa, anche questa volta su calcio d’angolo. La Juve si chiude in difesa e soffre. All’81’ il Cagliari continua a macinare gioco e sembra poter compiere l’ennesima straordinaria rimonta: cross di Zappa dalla destra, Dossena di testa colpisce la base del palo alla destra di Szczesny. L’ultima mossa di Ranieri, probabilmente tardiva, è rinunciare a un centrocampista, Jankto, per l’uomo della providenza Pavoletti, ma il tempo non basta e la partita termina con una sfortunata sconfitta per il Cagliari.

Le opinioni dei tifosi.

Questa volta sono tutti d’accordo: il Cagliari avrebbe meritato un pareggio. Ma ci sono delle sfumature da considerare. Per il noto giornalista originario di Santa Teresa Gallura Claudio Chisu, “Petagna non andava messo. Si marca da solo, ed è fondamentalmente inutile. Penso che si sarebbe dovuti partire con Lapadula e mettere Pavoletti almeno mezz’ora prima, stante la difficoltà – inedita – della Juve sulle palle alte in difesa, è evidente che mettere Pavoletti – ossia l’attaccante più forte nei colpi di testa di tutta la serie A – avrebbe consentito di avere più pericolosità in attacco. Ma sarebbe stato utile anche in difesa, in occasione dei calci piazzati della Juve. La partita si è decisa sulle palle alte. Chi l’avrebbe mai detto? Con la Juve non accade mai -ironizza -. Avere Pavoletti nelle due aree per tutto il secondo tempo, probabilmente, avrebbe portato benefici”.

Dunque, Petagna non ha convinto: “Tant’è che l’ha tolto a fine primo tempo, sullo 0 a 0 – prosegue Chisu -. Perché ha legato poco, ha fatto poche sponde e ovviamente non ha mai tirato. Troppa poca roba per giustificare una titolarità contro la Juve. In ogni caso, fatto l’errore iniziale bisognava correggere in maniera diversa: quando ci sono stati i cambi nel secondo tempo, bisognava allora mettere Pavoletti e non Shomurodov. Sempre per la questione che si capiva bene che la contesa si sarebbe risolta con i colpi di testa. Mi pare uno spreco intollerabile avere il giocatore più forte di tutti, in quella specifica qualità, e inserirlo all’85esimo”.

Soddisfatto senza riserve Roberto Pittalis del Cagliari Club Gigi Riva Santa Teresa Gallura: “Per la crescita della squadra. Hanno giocato benissimo contro una squadra da vertice. Siamo sicuri che faremo un bellissimo campionato”. Di Santa Teresa Gallura anche Valeria Fanari: “Un buon Cagliari. C’è da lavorare ancora per aggiustare la difesa, alcune ingenuità ci hanno penalizzato. A riprova di questo, Allegri in tensione, non vedeva l’ora che finisse, era terrorizzato di un eventuale pareggio”. Per Marco Ritano di Quartu Sant’Elena, tutto bene, “A parte la marcatura a zona su palle inattive. Ho visto un grande Prati – prosegue -, futuro della nazionale (e non ci mette molto). Per il presente, mister Spalletti dovrebbe già cominciare a considerare Dossena, almeno inserirlo nel gruppo”.

Se la prende con la sfortuna Roberto Secchi di Olbia: “Un buon Cagliari e penso che il pareggio l’ avrebbe meritato. Ci vuole un briciolo di foruna in più”. Pietro Sangaino di Arzachena concorda: “La Juventus è una buona squadra ma oggi secondo me il Cagliari meritava almeno il pari. Forse con un po’ di cattiveria davanti, il Cagliari avrebbe potuto ottenere qualcosa in più. Oggi la juve non era proprio informa”. Michele Ciboddo di La Maddalena guarda già alla prossima finestra di mercato: “A gennaio Giulini deve comprare un buon portiere, magar Cragno, e un centrale. E siamo da primi 10 posti in classifica”.

Ha visto un buon Cagliari anche Gianfranco Murgia di Olbia: “Ben messo in campo, si vede finalmente la mano del grande Ranieri. Giocatori ordinati, disciplinati, attenti a rispettare scrupolosamente le indicazioni del mister. Poi magari ci sono state 2 disattenzioni che sono costate 2 gol e quindi la sconfitta. Non dovrebbe succedere. Ma considerando che si giocava contro la Juventus diciamo che ci può anche stare. A parte questo, ripeto, la squadra mi e’ piaciuta, mi e’ sembrata più sciolta, più libera mentalmente e questo mi fa sperare per il futuro. Giocando così e con un po più di attenzione credo che il Cagliari abbia tutte le possibilità di salvarsi traanquillamente. I presupposti ci sono tutti”. Murgia conclude col “grido di battaglia”: “Forza Casteddu sa Sardigna è Totta cun tegusu”.

FORMAZIONI UFFICIALI
Juventus, 3-5-2: Szczesny – Gatti, Bremer, Rugani – Cambiaso, McKennie, Locatelli, Miretti, Kostic – Kean, Chiesa.
Cagliari, 4-3-1-2: Scuffet – Zappa, Goldaniga, Dossena, Augello – Makoumbou, Prati, Jankto – Viola – Petagna, Luvumbo.

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