Il Consiglio comunale di Tempio convocato in orario di lavoro, è scontro

Lo scontro in Consiglio comunale a Tempio.

Parole di fuoco sono arrivate durante il Consiglio comunale di Tempio tenutosi nella mattina di mercoledì 30 giugno da parte di Alessandro Cordella, per il gruppo Alternativa Popolare con Alessandra Amic, entrambi assenti all’ultima seduta.

“Non potendo partecipare al Consiglio Comunale svoltosi, il settimo convocato in orario lavorativo, – scrive Cordella – avevo inoltrato al sindaco un documento con preghiera di lettura durante la seduta con lo scopo di informare l’intero consiglio”.

E continua: “Il signor sindaco ha ritenuto di non darne lettura, applicando de facto una censura politica nei confronti di un consigliere di minoranza. Nei prossimi giorni valuterò insieme ad un legale le possibili iniziative da intraprendere in difesa delle prerogative legittime e democratiche del ruolo che ricopro”.

Cordella aveva annunciato inoltre l’intenzione di pubblicare il documento integrale inviato al sindaco Gianni Addis, di cui ha poi dato lettura in un video pubblicato sui social “aggiungendo delle valutazioni politiche sul modus operandi che sta contraddistinguendo questo Sindaco e i suoi silenziosi sodali in maggioranza”. “Per il momento mi limito a rilevare che il primo cittadino sta confondendo il ruolo di sindaco con quello di Podestà”, è la stoccata finale del consigliere di Alternativa Popolare.

L’argomento non ha mancato di accendere gli animi anche nella stessa assise, con la consigliera Marina Tamponi del gruppo Tempio cambia che ha presentato un’interrogazione proprio manifestando il disappunto per la convocazione del Consiglio comunale la mattina poiché “i consiglieri di minoranza, svolgendo quasi tutti attività di lavoro autonomo hanno difficoltà a partecipare alle riunioni convocate nelle ore mattutine o comunque in orario coincidente con l’orario di lavoro”, chiedendo che le stesse venissero fissate la sera, continua Tamponi, “per questo il gruppo Tempio cambia chiede al sindaco se intenda adoperarsi per garantire la presenza di tutti i consiglieri che svolgono lavoro autonomo alle sedute del consiglio comunale convocando le stesse in orario serale”.

Non si è fatta attendere, in sede di Consiglio, la risposta del Sindaco Gianni Addis: “In tutte le circostanze si è cercato di contemperare le varie esigenze, spesso non è stato possibile venire incontro alle richieste della minoranza proprio perché c’erano consiglieri di maggioranza impossibilitati a partecipare”. “Quando ci siamo candidati – ha proseguito il sindaco Addis – abbiamo messo in conto che avremmo dovuto dedicare parte del nostro tempo, anche professionale, a disposizione dell’attività pubblica di amministratori”.

“Ovviamente il sindaco deve tutelare il diritto della minoranza a partecipare, ma ha anche il dovere di far funzionare il Consiglio comunale. Se voglio che il Consiglio comunale funzioni e possa svolgere appieno il proprio ruolo devo contare soprattutto sulla presenza dei consiglieri di maggioranza“, termina Addis nella sua risposta.

La tematica sembra essere destinata a attirare l’attenzione del dibattito politico cittadino nei prossimi giorni, con le opposizioni che evidenziano l’importanza della loro partecipazione alle sedute del Consiglio comunale.

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