Olbia, panico in aeroporto dopo le lauree. Il bilancio è di 50 persone soccorse. Identificati gli autori: rischiano una denuncia

Il bilancio del panico all’aeroporto di oggi.

Almeno 50 persone che hanno fatto richiesta di soccorsi e visitate dagli infermieri in servizio all’aeroporto Costa Smeralda. Tra contusi, casi di aritmia cardiaca e in stato di chock. Per la maggior parte turisti francesci, in partenza con il volo del primo pomeriggio. Ma anche autisti Ncc e di taxi, commesse dei negozi dell’aerostazione.

È il bilancio del panico generato, questo pomeriggio, dopo le 13, in aeroporto dall’esplosione di alcuni sparacoriandoli al primo piano, dove si trova l’Università. Oggi era giornata di lauree e, come si conviene in queste occasioni, gli amici dei neo dottori hanno pensato di festeggiare sparando alcuni petardi goliardici. Li stessi che si usano nei matrimoni.

Dimenticandosi, peró, che ci si trovava in aeroporto, che a quell’ora la galleria è molto frequentata, che in tempi di allarmi e attacchi terroristici basta un nonnulla per scatenare il panico. E cosí è stato. La scena è stata quasi apocalittica. Passeggeri che hanno saltato i controlli di sicurezza, chi si sono nascosto sotto i tavolini.

Poi, passata la paura e appurato che non era un attentato è stato il momento delle richieste di soccorso: una cinquantina di persone si sono rivolte al personale sanitario presente in aeroporto per chiedere assistenza. Alla fine, chi ha fatto esplodere i botti, è stato rintracciato. Sono due ragazzi che ora rischiano una denuncia per procurato allarme. Lo decideranno domani gli agenti della Polaria, dopo aver rimesso in fila le varie testimonianze.

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