Calcio, Misha Cappellari e la Sardegna nel cuore con il Tavolara

I ricordi indelebili dell’ ex mezzala dei verdi Cappellari.

Misha Cappellari è uno degli artefici del primo approdo del Tavolara in Serie D. Sono passati 18 anni ma la Sardegna gli è rimasta dentro. “Quando vedo una foto di Tavolara mi si ferma il cuore. E’ di una bellezza pazzesca”. Misha adesso ha 36 anni ma la stagione calcistica 1999/2000 ha segnato la sua esistenza: “E’ l’esperienza più formativa che ho fatto in vita mia”. Un giorno quel ragazzino valdostano di Aymevilles rientra a casa distrutto dopo una partita senza fine sui prati alpini e il padre gli dice: “Hanno appena chiamato. Vuoi andare a giocare in Sardegna?” Tre giorni dopo sbarca all’aeroporto di Olbia.

“Mi venne a prendere Costantino Usai. Subito grigliata a casa sua e la mattina dopo gita in barca a Tavolara”. Gianni Fraschetti sta allestendo lo squadrone che stravincerà il campionato di Eccellenza. Quell’anno per la prima volta c’è l’obbligo di schierare un giovane “fuori quota”. Misha è già un giocatore fatto e diventa l’arma in più di un undici praticamente imbattibile. In panchina Michele Tamponi. “Era il mio papà. Mi strigliava e mi coccolava. Impagabile”. Il capitano è Alessandro Caccia: “E’ tuttora mio fratello. Quando viene in vacanza dalle mie parti la visita a casa è d’obbligo”. Misha gioca da Dio e studia. “Mi diplomai geometra al Deffenu con 91 su 100”. Non solo. “Quell’anno ho preso la patente. Vederci scritto su “SS” mi fa emozionare”. Profumo di Sardegna.

“Ci sono tornato nel 2012 per l’addio al celibato. Regista di tutto Nanni Argiolas. Rapporti così non esistono in nessuna parte del mondo”. Mezzala di classe cristallina. “Che trauma i campi in terra battuta. Che dolore le prime due cadute. Ho ancora le cicatrici”. Un’isola che ti fa innamorare. “Mi sento un pò sardo. Ogni volta che sento l’accento ho un sussulto. Non posso evitarlo”. Un cucciolo di 1 metro e 69. “Mi sentivo protetto e allo stesso tempo stimolato. Son partito da casa che ero un ragazzino e ci sono tornato dopo un anno che ero quasi un ometto”. Misha si commuove. “Non so come ringraziare quel gruppo fantastico. Uno per tutti e tutti per uno”. Ti aspettiamo Misha Cappellari. Valdostano sardo con un cuore grande così.

 

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