Scuola, solo due accorpamenti in Sardegna: uno è in Gallura

La Regione Sardegna vince sull’autonomia scolastica.

La Regione Sardegna ottiene una vittoria importante nella difesa dell’autonomia scolastica, riducendo gli accorpamenti. In Gallura soltanto l’Istituto comprensivo di Aggius resta accorpato, a quello di Tempio Pausania. Inizialmente, il Ministero aveva richiesto la riduzione di 9 autonomie scolastiche, ma la Regione è riuscita a ottenere una deroga, limitando gli accorpamenti a soli due casi.

Per Cagliari, invece, resta l’accorpamento dell’Ugo Foscolo con Istituto comprensivo Via Stoccolma. Una battaglia portata avanti insieme a Campania, Umbria, Emilia Romagna, Piemonte e Toscana, che permette di salvaguardare sette autonomie nell’anno scolastico in corso.

“La Regione Sardegna ha difeso la scuola isolana con una battaglia – contro le regole imposte dal Governo – Oggi abbiamo ottenuto un grande risultato: unire solo 2 autonomie scolastiche e non 9 come chiedeva il Ministero”. Ad affermarlo è l’assessora della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Sport e Spettacolo Ilaria Portas, a seguito dell’approvazione della delibera di giunta che per questo anno scolastico salva ben 7 autonomie.

“La Regione Sardegna aveva già deliberato in data 30 dicembre 2024 – ha proseguito Portas – facendo la scelta coraggiosa di proporre una riorganizzazione di 6 e non 9 Autonomie, basandoci sui numeri reali degli studenti e non sulle stime fatte dal Ministero. La novità arriva il 14 gennaio con un nuovo decreto del CdM che vuole che le Regioni “inadempienti” debbano deliberare di nuovo con i numeri del Ministero (Sardegna 9 e non 6), con la contestuale proposta di “premialità” relativa al numero di dirigenti e personale ATA. Il decreto stabilisce anche che per il prossimo anno scolastico le Regioni potranno beneficiare di una deroga pari al 2.99% del numero di autonomie assegnate (225) che corrisponde a 7. Ciò significa che la Regione Sardegna può legittimamente accorpare solo due Autonomie”.

L’assessora ha spiegato che se questo risultato permette dunque di preservare l’Autonomia decisionale dei territori, il suo grande rammarico è stato chiedere per mesi al Ministero un confronto sui numeri reali e l’applicazione di una deroga. ”Il Ministero ha preferito il diniego, presentando poi un decreto – a termini ormai scaduti – che sembra quasi un ricatto per le Regioni che non si sono allineate”, ha dichiarato.

Questa nuova delibera approvata dalla Giunta regionale consente di ripartire nel corso del 2025 con un percorso di condivisione delle scelte con i territori per una reale riorganizzazione della rete scolastica. “Dobbiamo tenere conto – ha concluso l’assessora Portas – della qualità delle azioni che poniamo in essere e non solo dei freddi numeri. Contemporaneamente studieremo un percorso legislativo adeguato per costruire una legge sulla scuola che tenga conto delle specificità della Sardegna, in stretta collaborazione con il Consiglio regionale e la seconda commissione competente e i Parlamentari sardi impegnati bella Bicamerale per l’insularità”.

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