Dal 5 ottobre ad Arzachena la III edizione del Festival internazionale organistico “Lucio Tummeacciu”
Prenderà il via sabato 5 ottobre a Arzachena la terza edizione del Festival Internazionale Organistico “Lucio Tummeacciu”. Dedicato alla memoria del musicista arzachenese scomparso nel 2021. L’iniziativa, promossa dal Comune di Arzachena, si inserisce ormai a pieno titolo nel panorama delle iniziative culturali arzachenesi.
“Il Festival Organistico internazionale, dedicato alla memoria del nostro concittadino, il maestro Lucio Tummeacciu, rappresenta ormai un appuntamento di spicco nel panorama culturale del nostro territorio. Arrivata alla terza edizione del festival si è riusciti a coniugare la bellezza della musica organistica con il valore storico e artistico dello strumento che custodiamo nella chiesa di Santa Maria della Neve”, ricorda il sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda, nell’introduzione scritta per il libretto che, come consuetudine, accompagna la manifestazione.
Santa Maria della Neve
I tre concerti avranno luogo nella chiesa parrocchiale di Santa Maria della Neve, ad Arzachena, nei giorni 5, 12 e 19 ottobre, alle 20,30 con ingresso gratuito. Il festival vedrà, come gli anni passati, la presenza di interpreti di assoluto rilievo internazionale. Sabato 5 ottobre sarà il maestro Arturo Barba Sevillano, docente al Conservatorio di Valencia, ad esibirsi. Il 12 ottobre sarà protagonista la flautista Chiara Imbasciati, che vanta collaborazioni con orchestre, concorsi vinti e una carriera concertistica che l’ha portata a suonare in Italia e all’estero, accompagnata all’organo da Giulio Gelsomino, organista e direttore artistico della manifestazione. Il 19 ottobre, infine, il festival si concluderà con il concerto di Olivier Penin, una delle figure più importanti del panorama organistico mondiale, titolare del celebre organo Cavaillé-Coll della basilica di Santa Clotilde a Parigi.
Il programma del festival
I programmi proposti dai musicisti coprono un arco di un paio di secoli, spaziando dall’Italia, alla Spagna, alla Germania: Arturo Barba, noto per la sua incessante attività di ricerca e riscoperta della musica organistica spagnola, alternerà brani di scuola tedesca (di Johann Sebastian Bach e Johann Pachelbel) a musiche spagnole del ‘600 (con autori come Martin y Coll, Cabanilles, Rodriguez Monllor). Chiara Imbasciati eseguirà un programma incentrato sulla figura di Benedetto Marcello, del quale verranno proposte due sonate, la n.5 e la n. 12, oltre a brani di Georg Friedrich Händel e Carl Philip Emmanuel Bach.
A seguire, Olivier Penin, che propone un programma monografico incentrato esclusivamente sulla figura di Johann Sebastian Bach, del quale verranno eseguiti brani originali (Piece d’orgue BWV 572 e la celebre Toccata e fuga in re minore BWV 565) e trascrizioni, alcune delle quali effettuate dallo stesso Penin. Nella seconda serata del festival sarà eseguito, dal maestro Chiara Imbasciati, un fuori programma: un brano per flauto solo, specificamente composto per l’occasione dal compositore algherese Riccardo Collu, a lei dedicato.
“Nel ricordare il maestro Tummeacciu, che tanto ha fatto per la valorizzazione del patrimonio organistico della nostra isola, mi auguro che il Festival continui a crescere e a portare lustro alla nostra comunità, diventando un punto di riferimento per gli amanti della musica e per tutti coloro che, come lui, credono nel potere universale dell’arte”, ribadisce ancora il sindaco Ragnedda.
L’organo custodito a Santa Maria della Neve è uno strumento di particolare pregio, ultimato nel 2012 da Paolo Ciresa, artigiano trentino. Interamente meccanico, consta di venti registri ripartiti tra due tastiere e pedaliera ed è stato particolarmente apprezzato, nelle passate edizioni del festival, per la precisione meccanica, la qualità dei materiali e della lavorazione e il suono puro e luminoso.
La manifestazione si inserisce, anche quest’anno, nel circuito del Festival del Mediterraneo ed è promossa dall’Associazione Arte in Musica, dal Ministero della Cultura, dalla Regione Sardegna, dal Comune di Arzachena e dalla parrocchia di Santa Maria della Neve.






