Arzachena chiede lo stato di calamità naturale: domani scuole chiuse

Chiesto lo stato di calamità naturale ad Arzachena.

Oggi, la giunta comunale ha deliberato l’avvio delle procedure per richiedere il riconoscimento dello stato di emergenza e di calamità naturale a seguito degli ingenti danni subiti dal patrimonio pubblico e privato a causa delle forti precipitazioni che insistono dalla notte di venerdì 5 novembre su Arzachena e sui borghi. Per fronteggiare le prossime ore di allerta, inoltre, il sindaco Roberto Ragnedda, ha disposto la chiusura di tutte le scuole di ordine e grado per la giornata di domani, mercoledì 10 novembre, per ridurre al minimo gli spostamenti in auto e tutelare l’incolumità pubblica. Anche il mercatino settimanale del mercoledì è annullato.

“Da giorni Arzachena è al centro di un’ondata eccezionale di precipitazioni piovose che ha causato inondazioni nel centro del paese, il crollo di muri e ponti nell’agro, l’isolamento di intere famiglie, l’allagamento di scantinati e abitazioni. L’ultimo e più grave episodio, il crollo di un tratto della circonvallazione cittadina. Nella voragine è precipitato un automezzo, per fortuna senza gravi conseguenze per il conducente – racconta il sindaco Roberto Ragnedda -. Abbiamo necessità di sostegno economico da parte delle istituzioni nazionali e regionali per aiutare famiglie e aziende e per ripristinare subito la rete viaria. Inviamo oggi stesso la richiesta alla Regione e agli enti preposti affinché riconoscano lo stato di calamità naturale”.

“Il centro operativo comunale, le squadre della protezione civile Agosto 89, la compagnia Barracellare, i vigili del Fuoco di Olbia e Arzachena e tanti volontari sono al lavoro da 4 giorni per rispondere efficacemente alle numerose richieste di intervento, ma da soli non possiamo più farcela – afferma il delegato alla Protezione Civile, Alessandro Careddu -. Sono previste precipitazioni per tutta la settimana e i cittadini che hanno subito danni sono stremati e spaventati. Per rispondere a queste prime esigenze, abbiamo avviato una prima ricognizione dei danni e attivato un nuovo indirizzo email a cui i cittadini possono scrivere in dettaglio quali perdite hanno subito”.  

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