Arzachena, Il FiatLux Festival illumina le notti d’estate

Dal 2 al 5 agosto.

FiatLux. La locuzione latina, tradotta letteralmente, significa sia fatta la luce e si riferisce al primo atto compiuto da Dio dopo la creazione del cielo e della terra. FiatLux è il nome dell’edizione “numero zero” di un nuovo Festival dedicato all’estetica dell’arte.

Dal 2 al 5 agosto la città di Arzachena – con le sue meraviglie storiche, archeologiche e civiche – verrà rischiarata da una luce completamente nuova, attraverso un programma artistico di performance site specific, installazioni, convegni, la notte bianca dell’Archeologia, dibattiti, discussioni e laboratori. Il Festival è uno degli appuntamenti più attesi dell’Arzachena Summer Festival e si avvale del coordinamento e la direzione artistica dell’Associazione Deamater.

L’articolata riflessione artistica si sviluppa attraverso tre i filoni narrativi, che costituiscono la dorsale della manifestazione: Vision, Archeo, Scientia.

Vision raggruppa tutte quelle esperienze artistiche proposte per sviluppare interrogativi sull’idea di luce intesa come condizione esistenziale essenziale per una mai compiuta indagine della realtà, ma anche come vettore privilegiato attraverso cui l’operare artistico costruisce un ponte tra quotidiano ed extra-quotidiano attraverso l’esperienza della meraviglia.

Archeo propone la lunga notte bianca dell’archeologia e il tentativo di elaborazione di un nuovo approccio emozionale allo studio della storia millenaria della nostra Isola. L’invito è quello di riscoprire le strutture e gli spazi dei nostri antenati attivando strumenti di indagine sensoriale inediti ed empatici, propri di chi abita la notte.

Scentia è un affascinante immersione nel mondo delle nuove tecnologie e dei nuovi strumenti a servizio delle arti visive e performatiche: la scoperta delle potenzialità delle nuove tecniche di narrazione digitale.

“L’idea di dare vita a un Festival che ha la luce come tema conduttore nasce il desiderio di mettere in evidenza le bellezze del luogo in cui viviamo, che sono fonte d’ispirazione e ci danno la forza per portare avanti le nostre idee artistiche e non solo” spiega Marianna Deiana di Deamater, associazione organizzatrice dell’evento. “Questo discorso” continua Deiana “vale per ognuno di noi e in ogni luogo, è la nostra capacità di mettere in luce il bello che ci fa essere differenti e creativi. Il light design è uno strumento per illuminare lo spirito con cui guardiamo il qui ed ora ed alimentare la nostra visione del futuro, in maniera consapevole, critica e responsabile”.

“Ho sempre pensato alla luce nei termini di origine e destino” racconta Nicolò Columbano di Deamater. “Da molto tempo” prosegue Columbano “sento risuonare in me le parole “Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo” scritte da Aldo Moro dalla sua prigione nella sua lettera d’addio alla famiglia, atto estremo d’amore, dichiarazione e speranza di superare la sconcertante banalità e arroganza, la cecità appunto, che talvolta assume nel corso dei tempi la ragione dell’uomo grazie alla luce. Ecco, credo che il seme che ha portato all’ideazione di questo Festival stia proprio nella semplicità e bellezza, nell’anelito di queste parole”.

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