Il programma del Festival FiatLux ad Arzachena

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Il Festival FiatLux apre giovedì, 2 agosto alle ore 21 nella cornice della Chiesa di Santa Lucia di Arzachena, dove la collaborazione tra due artiste, Francesca Massa e Vittoria Soddu, nata durante il progetto Spime al Museo Man di Nuoro, si estende in una nuova produzione per FiatLux.  La performance on/off, diretta da Francesca Massa, è accompagnata da una traccia audio elaborata ad hoc da Vittoria Soddu: le sonorità proprie del sottosuolo fanno da filo conduttore tra l’ambiente esterno della scalinata in cui avverrà lo spettacolo e l’interno della chiesa dove sarà allestita l’installazione audio visiva Spelynx.

Alle ore 22, nella Chiesa di San Pietro di Arzachena, andrà in scena una produzione de Les DanceursBoxeurs con lo spettacolo “mignon” di oggetti luminosi, a cura della giovane artista Nadia Addis.

Sempre alle ore 22, nella vicina Piazza Risorgimento ad Arzachena, avrà luogo l’incontro con il collettivo Voes e la scoperta del loro primo progetto editoriale, denominato Patrimonio a Lunga Esposizione – Età Nuragica, nel quale si racconta per immagini – affiancate dai testi di Fabiola Atzori – la storia unica al mondo dei nuraghi, attraverso una narrazione visiva suggestiva che si compie in quel lasso di tempo affascinante che va dal tramonto all’alba.

Venerdì, 3 agosto, nella seconda giornata del Festival, dalle 20 alle 24, sarà possibile visitare, con ingresso gratuito, in sinergia con la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Sassari e Nuoro e la collaborazione della Coop Ge.Se.Co di Arzachena, i siti archeologici di Complesso Nuragico ALbucciu, Nuraghe La Prisgiona, Tomba dei Giganti di Coddu ‘Echhiu, Roccia del Fungo, accompagnati dalle guide turistiche, che ne sveleranno i segreti sotto una luce completamente nuova.

Sempre il 3 agosto, alle ore 22, nella Piazzetta di Porto Cervo, avrà luogo la performance dal titolo Il Canto del Cuore, a cura di Atma Lucia, che porterà nel cuore della vita smeralda. In un misto di arte e forte spiritualità, si svolgerà la danza dei dervisci rotanti, ovvero “coloro che cercano il passaggio”, la soglia, l’entrata che porta da questo mondo materiale ad un differente mondo spirituale.

Sabato, 4 agosto l’arte incontra la scienza e la tecnologia attraverso le esperienze curate dal Fab Lab Olbia: alle ore 21 nel Lungomare di Cannigione, il laboratorio Led darà la possibilità ai partecipanti di realizzare dei circuiti luminosi con la penna 3D e durante il Light Painting l’aria attorno a noi diventa l’album su cui disegnare figure luminose da immortalare con mille scatti fotografici.

Alle ore 21 e 30, con replica alle ore 23, in Piazza San Giovanni di Cannigione, la magia della narrazione e dell’animazione 3D prende vita ne La Piccola storia del melo icantato, di e con Giacomo Verde. Un evento, particolarmente pensato per bambini e famiglie, per trenta spettatori attorno a un tavolo, al centro del quale, attraverso una piccola piramide rovesciata, i personaggi della storia, realizzati in computer grafica 3D, si animano evocati dalla voce del narratore che si muove tra il pubblico. Alle ore 22, in spiaggia a Cannigione, la compagnia Les DanceursBoxeurs mette in scena l’esecuzione artistica site specific What is my light?, a cura di Nicolò Columbano.

A chiudere il Festival, nell’ultima giornata di domenica, 5 agosto, due visioni del FiatLux nella splendida cornice della Chiesa di Santa Lucia di Arzachena. Alle ore 22, la facciata della chiesa e la sua scalinata diventeranno la tela dove la luce darà vita a infinite combinazioni di forme e colori, attraverso la performance di Video Mapping a cura di Mousikè.

Sempre alle ore 22, nella Chiesa di Santa Lucia di Arzachena, la coreografa, danzatrice, studiosa di teatro e letteratura Aline Nari metterà in scena il suo spettacolo Luce, in cui la danza, la parola, l’animazione grafica e i giochi con diverse sorgenti luminose si fanno strumenti per coltivare il cercatore di domande, il filosofo, che è in ogni bambino, di ogni età. A seguire, l’artista entrerà in contatto diretto con il pubblico attraverso la performance Un Cielo di Domande. Perché le domande arrivano quando meno le si aspetta: una alla volta, o tutte insieme.

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