Claudia di Berchidda racconta la sua rara malattia in un libro: “Ma amo la vita” – INTERVISTA

Claudia Campus

L’intervista all’autrice Claudia Campus.

Una giovane di Berchidda debutta come scrittrice. “Perfettamente imperfetta” è la storia della battaglia di Claudia Campus contro la sua malattia, l’epidermolisi bollosa, una patologia rara e poco conosciuta con la quale la 39enne, lotta da quando era bambina. Il libro è stato presentato ieri a Berchidda e ad accoglierla ed ascoltarla più di un centinaio di persone.

La giovane ha iniziato ad avvicinarsi alla scrittura all’età di 22 anni, ma recentemente dopo un triste evento è riuscita a trasformare il suo dolore in parole, dalle quali è nato il libro “Perfettamente imperfetta”. “Dopo la morte di mio padre – spiega la scrittrice -, ho ricominciato a scrivere come sfogo. Grazie ad alcune persone che mi hanno incoraggiato a continuare, ho iniziato a mettere insieme i capitoli che partono dalla mia infanzia, fino al mio percorso con la malattia. Così sono finalmente riuscita a finirlo e l’ho dedicato a mio padre”.

Claudia Campus racconta anche una coincidenza curiosa. “Il libro è uscito il 14 febbraio 2023 a distanza di 10 anni perfetti dal giorno in cui mi è stato diagnosticato un cancro – racconta l’autrice – e anche la data è la stessa: 14 febbraio”. Nonostante il dolore e le complicazioni della sua malattia che purtroppo è incurabile quanto rara, Claudia è una donna molto forte e sorridente. “Negli anni, a causa della mia patologia mi sono aggravata e sono finita in sedia a rotelle – racconta -. Il 14 febbraio 2013 ho scoperto di avere un carcinoma al piede e i medici purtroppo non hanno potuto salvarlo. Nonostante tutte le sofferenze che ho avuto io amo la vita, anche se ci sono delle volte che mi domando perché mi sia capitato questo. Non potevo però permettere che la paura di una vita in carrozzina potesse prendere il sopravvento”.

Tra le pagine, la giovane affronta infatti il suo calvario con una malattia difficile e dolorosa, ma vuole trasmettere anche dei messaggi positivi a chi legge il suo libro. “La mia biografia vuole essere un messaggio ai giovani – dice la scrittrice -, di lottare sempre, come sto facendo io. Di essere sempre sé stessi, anche se capita a volte di sentirsi diversi da quello che impone la società. Fieri di essere sé stessi perché la diversità è bella. Penso che la disabilità ancora viene vista in modo negativo – aggiunge Claudia -, purtroppo spesso gli sguardi della gente che una persona disabile incrocia per strada non sono spesso positivi nei commenti e nelle espressioni. Io voglio dire alla gente che dietro questa carrozzina c’è Claudia, una donna come tutte. Perfettamente imperfetta”.

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