Buddusò vuole diventare il primo Comune senza tasse

Abbassata la pressione fiscale nel corso degli ultimi anni.

Si paga già la tariffa Tari tra le più basse in Italia, a Buddusò, e ben presto potrebbe essere ulteriormente abbassata, grazie ai risultati raggiunti con la raccolta differenziata. Ma non è tutto qui. A Buddusò la pressione fiscale complessiva è molto bassa, o meglio, si è abbassata nel corso degli ultimi 8 anni, a partire dall’insediamento della  prima delle due amministrazioni guidate da Giovanni Antonio Satta.

Il crack finanziario della Buddusò Servizi, la società partecipata di cui il Comune era socio unico, aveva lasciato dei notevoli strascichi sulle casse comunali. Ma l’amministrazione comunale ha provveduto a superare quel brutto momento lavorando sulla valorizzazione delle risorse di cui l’ente dispone.

Le casse del Comune di Buddusò, infatti, possono contare sulle royalties di uno dei campi eolici più grandi d’Europa, oltre che su di un’estesissima foresta comunale dalla quale vengono estratte tonnellate di sughero di ottima qualità. È sfruttando in modo ottimale queste due risorse che l’amministrazione guidata da Giovanni Antonio Satta, nel corso degli anni, ha potuto compiere un vero e proprio miracolo fiscale.

È così, infatti, che, oltre ad una tariffa Tari molto bassa, gli abitanti di Buddusò pagano per l’Imu la tariffa minima prevista dalla legge, per quanto riguarda le seconde case. Non viene applicata la Tasi, la Tariffa sui servizi indivisibili, ed è stato possibile, inoltre, nel corso dei due mandati amministrativi, prima diminuire e poi azzerare del tutto l’addizionale comunale all’Irpef. Tutto questo è avvenuto senza alcuna ripercussione sulla prestazione dei servizi, che continuano ad essere erogati garantendo  livelli ottimali.

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