Sonia, la giovane barista di Budoni è considerata tra le migliori di Europa

La carriera di Sonia Pischedda.

Si chiama Sonia Pischedda, ha 24 anni, è originaria di Budoni ed è una delle migliori promesse tra i bartender di tutta Europa. Sonia, che attualmente vive nei Paesi Bassi, è arrivata al secondo posto nella competizione per bartenders organizzata dalla Montenegro tenutasi nelle scorse settimane ad Amsterdam.

La giovane, che da 2 anni lavora in un locale argentino di Amsterdam, ha mosso i suoi primi passi da barista allo Spinnaker di Budoni e successivamente al Bar Centrale. Nel suo attuale posto di lavoro ha iniziato come cameriera per poi evolversi fino a diventare bar tender.

“Stavo provando a fare un cocktail per il nuovo menù in cui volevo inserire il Barboncello. Un liquore fatto da noi, simile al limoncello, in cui al posto dell’anice c’è il whisky – racconta Sonia -. Lo volevo utilizzare con il Montenegro che è il mio amaro preferito”.

Subito il nuovo cocktail ha ricevuto il gradimento del pubblico e la giovane barista è stata spinta a partecipare alla competizione organizzata dalla Montenegro. Il suo maggior timore era la presentazione.

“Ancora l’inglese non è il mio forte – prosegue Sonia -. Per partecipare a queste presentazioni devi essere un po’ un animale da palcoscenico, cosa che io non sono”. Ma nonostante questo la ragazza ha deciso di buttarsi.

Nella presentazione Sonia ha parlato di zia Maria, la proprietaria del locale dove ha lavorato a Budoni. È nel suo bar che ha conosciuto il Montenegro e l’importanza della socialità e della condivisione che si può creare grazie a questo mestiere.

Sonia ha avuto molta inventiva anche nel modo di rappresentare la sua creazione. Ha, infatti, rievocato l’italianissimo rito del caffè presentando il cocktail in una moka e servendolo in delle tazzine vintage insieme alla caramella da lei creata, con gli scarti di lavorazione del cocktail, al posto dello zucchero.

Purtroppo, nonostante tutto questo, Sonia non ha vinto la selezione nazionale che le avrebbe dato diritto ad accedere alle finali internazionali della competizione. Si è comunque guadagnata un secondo posto meritato e il caldo invito a presentarsi nuovamente.

Un’ottima esperienza per la giovane che ha trovato nei Paesi Bassi un ambiente lavorativo professionalizzante e altamente stimolante, ma che guarda con nostalgia alla Sardegna dove vorrebbe, un giorno, costruire un futuro tutto suo.

“La Sardegna, la mia terra, mi manca da morire. Il mal di Sardegna esiste –  racconta Sonia -. Ma se devo pensare a come funzionano le cose, lì non potrei fare e ottenere quello che sto ottenendo qui. Il mio sogno sarebbe, un domani, dopo aver fatto tutta l’esperienza possibile tornare in Sardegna per aprire con mia sorella un locale mio”.

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