Un giovane architetto di Budoni premiato per la sua tesi di laurea a livello internazionale

Rendering tratto dalla tesi Mosul Postwar camp di Edoardo Daniele Stuggiu e Stefano Lombardi

Premiato il neo architetto Stuggiu.

L’architettura come punto di partenza per rifondare una comunità dopo la guerra. È questa l’essenza di Mosul Postwar Camp, la tesi in architettura elaborata da Edoardo Daniele Stuggiu, 28 anni di Budoni, in collaborazione con il collega lucchese Stefano Lombardi.

La tesi, discussa nell’aprile 2018, si è aggiudicata il prestigioso premio internazionale Architectural Thesis Award, promosso da Archistart. La tesi è stata sviluppata sulla progettazione di un centro per rifugiati di guerra a Mosul, in Iraq. L’antica città della Mezzaluna fertile vittima per anni degli attacchi dell’Isis che l’hanno distrutta fisicamente e culturalmente, derubandone l’intimità sociale.

“Il nostro intuito ci ha portato a capire che non vi era una necessità solo dal punto di vista architettonico – ha dichiarato Stuggiu –. Quindi non ci siamo limitati a pensare un semplice rifugio temporaneo, ma abbiamo cercato di interpretare quali potessero essere le necessità primarie di un individuo vittima di quella crudele realtà”.

Ed è così che attraverso esperimenti e ricerche che hanno spaziato dall’architettura del paesaggio, alla sociologia, fino alla politica internazionale, Edoardo e il suo collega hanno cercato di creare un campo per rifugiati che fosse un nuovo punto di partenza. L’intero sistema, infatti, per rispondere oltre che alle necessità immediate, anche a quelle del futuro.

Una passione per l’architettura e la creatività, quella di Edoardo, che è nata sin da quando era bambino. Attualmente lavora per lo studio spagnolo RCR Arquitectes, ad Olot, insignito nel 2017 del premio Pritzker, il Nobel dell’architettura.

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