Case di lusso, riciclaggio di denaro e operazioni sospette in Costa Smeralda: 150 controlli

Costa Smeralda

I controlli della Guardia di Finanza in Costa Smeralda.

La Costa Smeralda si trova sotto la lente della Guardia di Finanza. I militari stanno approfondendo i controlli su circa 150 operazioni immobiliari di grande valore, per un totale che sfiora il miliardo di euro. Questi investimenti, spesso provenienti dall’estero e da paesi a fiscalità agevolata, hanno sollevato preoccupazioni significative riguardo la trasparenza e la legalità delle transazioni.

Le ispezioni hanno messo in luce una serie di irregolarità legate alla normativa antiriciclaggio. Tra le principali problematiche riscontrate vi è l’uso di denaro contante per importi superiori ai limiti legali e una mancanza di conformità agli obblighi di identificazione dei clienti e di segnalazione per operazioni sospette. Queste violazioni potrebbero suggerire tentativi di occultamento dell’origine dei fondi e delle vere identità dei titolari delle transazioni.

Le indagini hanno rivelato che molti dei fondi utilizzati per l’acquisto di immobili di lusso nella Costa Smeralda provengono da paesi noti per le loro leggi favorevoli ai capitali esteri e per l’uso di strutture societarie complesse, come le offshore. Queste società, spesso costituite per garantire l’anonimato dei veri investitori, sono state al centro dell’attenzione per le loro strutture opache che rendono difficile la tracciabilità delle risorse.

L’accento è stato posto sulle carenze nella verifica dell’identità dei clienti, un adempimento cruciale per prevenire il riciclaggio di denaro. Il sistema di collaborazione antiriciclaggio richiede infatti una conoscenza approfondita non solo dei dati formali, ma anche della provenienza e della destinazione dei capitali, al fine di individuare e prevenire possibili attività illecite.

In aggiunta ai controlli sui singoli investimenti, la Guardia di Finanza ha analizzato i flussi finanziari associati alle operazioni immobiliari, ritenuti fondamentali per identificare eventuali capitali di origine illecita.

Condividi l'articolo