“In Costa Smeralda pagato 3 euro all’ora”, la denuncia di uno stagionale

Costa Smeralda

La denuncia di un lavoratore in Costa Smeralda.

Puntualmente, con l’approssimarsi della stagione estiva, numerosi imprenditori del settore turistico lamentano la mancanza di lavoratori. E in tanti trovano il loro quarto d’ora di notorietà esponendo le problematiche, ma in pochi la raccontano tutta. Partendo dalle condizioni lavorative. Un esempio lampante è quello della Costa Smeralda, dove la mancanza di lavoratori va di pari passo con il rispetto degli accordi.

Uno di questi lavoratori è Daniele, 28enne sardo, che per anni ha lavorato nel turismo, ma poi ha abbandonato il settore. Intervistato da Il Fatto Quotidiano, ha rivelato di aver lavorato in nero e talvolta di non essere pagato con la scusa di essere un apprendista: “In realtà lavoravo 13 o anche 14 ore al giorno e non avevo nessun giorno di riposo settimanale, ma quelle ore in più nessuno me le ha mai pagate. Erano dovute”.

Nonostante il contratto fosse in regola, le condizioni erano ben diverse. Le ore di lavoro preventivate erano 6, per 6 giorni alla settimana, ma il giovane ne lavorava 13, talvolta 14, senza alcun giorno di riposo settimanale. E con gli extra mai pagati. Cosicché dai 7,50 euro a ora, a conti fatti il giovane lavorava per appena 3 euro.

Ora la vita del giovane è cambiata. Lavora da casa sua come operatore di call center ed un contratto part time da 5 ore giornaliere. Guadagnando la stessa cifra di prima. Da qui la domanda: “Perché dovrei spaccarmi la schiena 14 ore al giorno per percepire ugualmente 1.100 euro al mese?”.

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