Brevettata l’acqua del mare di Sardegna: per cucinare è l’ideale

La brillante idea è venuta a un 46enne cagliaritano, che ha subito pensato di registrare il marchio.

Sembra la scoperta dell’acqua calda, invece è quella dell’acqua di mare. Anzi dell’acqua di mare in bottiglia. Del mare di Sardegna, ovviamente. L’idea è di un 46enne di San Sperate, provincia cagliaritana: mettere in commercio bottiglie di acqua di mare da utilizzare in cucina. Naturalmente acqua salata, aspirata dal mare di Sardegna, filtrata, imbottigliata e pronta per essere utilizzata per le ricette più prelibate.

Brevetto internazionale e marchio sono già stati registrati. I metodi di estrazione sono stati studiati nei minimi dettagli dagli esperti. Le location sono state individuate. Mancano le ultime scartoffie burocratiche, come l’autorizzazione da parte dell’Istituto superiore della sanità, ma l’imprenditore è ottimista. Poi, se tutto andrà per il verso giusto, gli impianti per il prelievo dell’acqua di mare possono entrare in produzione.

L’obiettivo è creare un prodotto di prima fascia, all’altezza della fama dell’isola, destinato a una cucina gourmet, dove l’acqua del mare di Sardegna imbottigliata in raffinate bottiglie di vetro andrà ad impreziosire i piatti più ricercati. Il mercato del resto non manca. All’estero l’acqua di mare è già utilizzata da moltissimi chef, anche stellati. Nessuno, però, almeno per il momento, ha mai utilizzato l’acqua del mare di Sardegna.

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