Navone fa il bilancio della campagna elettorale: “Sono stati mesi lunghissimi, ma sono soddisfatto della risposta di Olbia”

La campagna elettorale di Navone.

Un periodo molto intenso. Così il candidato sindaco della Grande Coalizione Augusto Navone descrive questa campagna elettorale.

“Sono stati mesi esaltanti perché in un tempo circoscritto ho conosciuto tantissima gente – racconta -, i cittadini si sono dimostrati molto attivi e così anche le varie associazioni che ho incontrato. Durante questa campagna elettorale ho notato che Olbia è una città che ha purtroppo molte contraddizioni in sé, da una parte dinamica e attiva dall’altro lato piena di malessere sociale. Mancano troppe infrastrutture, anche sportive, così come i centri di aggregazione e questo alimenta il disagio dei giovani. Le nuove generazioni percepiscono molto questo e se si attuano delle iniziative si è dimostrato che sono molto partecipative. Mi sono recato con molti altri candidati della Grande Coalizione sopratutto nelle periferie di Olbia, dove purtroppo ci sono varie problematiche. Frazioni prive anche di uffici importanti del Comune, perché in questi anni si sono spese risorse principalmente per il centro storico. A volte anche interventi mediante investimenti contenuti nei quartieri possono cambiare le cose”.

Alcuni momenti sono stati difficili. “E’ stata una campagna elettorale atipica, perché concentrata anche nei mesi caldi dell’anno – prosegue -. In questo periodo abbiamo incontrato tante associazioni, tra cui quelle che rappresentano persone con disabilità e anche Prospettiva Donna, dove abbiamo ascoltato le storie delle donne maltrattate. Sono stati momenti molto commuoventi. Ho anche ricevuto parecchi attacchi, dove sono stato accusato per gli abusi edilizi a Tavolara e bersagliato da maldicenze. Non è stato un periodo facile”. Poi risponde alle accuse per il cartellone polemico della lista Liberi, intitolato Settimo Comandamento. “Diciamo che è stata data un’interpretazione personale – dichiara – sulle parole di Papa Francesco dove dice che ogni ricchezza non deve essere sprecata”.

Crede in un risultato positivo del voto. “Sono ottimista perché c’è la volontà da parte dei cittadini di un cambiamento – afferma -, noi abbiamo una visione più collettivista rispetto al candidato Nizzi, che ha una visione più autarchica. Abbiamo presentato dei volti nuovi come candidati, perché abbiamo voluto dare spazio a un ricambio generazionale con molti giovani insegnanti, artigiani, commercianti e professionisti. Penso che al mio avversario non giovi il fatto di essersi ricandidato dopo 27 anni di amministrazione comunale. Poi ha concentrato le sue risorse per la città solo nell’ultimo anno, in piena campagna elettorale”.

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