Il gestori del canile comunale di Tempio si difendono dalle accuse.
Il canile comunale di Tempio “La Casa di Morgana“, situato nella località Padulo sulla strada statale 133, è al centro di un’accesa polemica. Secondo quanto riportato da alcuni volontari e rilanciato anche dal consigliere comunale Alessandro Cordella, la struttura sarebbe sovraffollata e gestita in modo discutibile, con episodi di presunta discriminazione verso i randagi a favore di cani di razza destinati alla vendita.
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La struttura, inaugurata nel dicembre 2023 ma pronta già dal 2020, era stata affidata in gestione con l’obiettivo di accogliere cani randagi provenienti da Tempio e dall’Unione dei Comuni Alta Gallura. Tuttavia, secondo le denunce diffuse sui social, la realtà sarebbe ben diversa. Attualmente ospiterebbe circa 110 cani, superando di gran lunga la capienza prevista di 60 animali. Di questi, sempre secondo le accuse, almeno 65 sarebbero di proprietà del gestore, allevati per scopi commerciali.
Le accuse di cattiva gestione.
Le accuse mosse dai volontari riguardano presunti episodi di trascuratezza nei confronti dei randagi. Alcuni animali sarebbero morti per gastroenterite, altri gravemente malati o privi delle vaccinazioni necessarie. Gli stessi volontari segnalano che le richieste di adozione non verrebbero adeguatamente considerate. Inoltre, sarebbero svolte attività collaterali di allevamento e toelettatura.
La replica dei gestori del canile comunale di tempio.
In risposta alle accuse, che potrebbero finire sul tavolo di un giudice in quanto considerate offensive e non veritiere, come scrive La Nuova Sardegna, alcuni rappresentanti del canile hanno sottolineato la correttezza delle pratiche interne e si sono dichiarati disponibili a un incontro con i volontari per affrontare le criticità segnalate.