Caporalato, calangianese nei guai. Le indagini della finanza partite dalla Gallura

Tra gli indagati ci sarebbe anche un cittadino di Calangianus.

Nelle rete della finanza, che indaga sul fenomeno del caporalato, sarebbe finito anche un cittadino di Calangianus. La guardia di finanza di Spilimbergo, provincia di Pordenone, ha infatti scoperto un’organizzazione dedita al caporalato: 59 gli indagati, tra i quali potrebbe esserci anche un calangianese.

L’operazione delle Fiamme gialle, chiamata “Sardinia Job”, è partita proprio dalla Gallura, che sarebbe sede della base logistica dell’organizzazione: 13 società fittizie che avrebbero fornito manodopera in maniera illecita a numerose aziende manifatturiere del Nord Italia. Il reato contestato è di associazione per delinquere finalizzata al caporalato, emissioni di fatture per operazioni inesistenti e riciclaggio.

I lavoratori, più di mille quelli coinvolti, provenivano soprattutto da Slovenia, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Sud Italia e risultavano occupati senza che venissero versati i contributi fiscali, previdenziali, assicurativi e giuslavorativi.

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