Il sequestro all’aeroporto di Olbia.
Un’attività di controllo mirata ha portato al sequestro di un’ingente quantità di prodotti alimentari non conformi presso l’aeroporto “Costa Smeralda” di Olbia. Nel corso del 2024 e nei primi mesi del 2025, le operazioni condotte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Olbia, in collaborazione con i Funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (Adm) di Sassari, hanno permesso di intercettare e sottrarre dalla circolazione circa 171 chilogrammi di generi alimentari di origine vegetale e animale, trasportati irregolarmente.
- LEGGI ANCHE: Carne e formaggi non avevano le etichette: sequestro da 15 chili all’aeroporto di Olbia.
In distinte operazioni, i militari hanno individuato all’interno dei bagagli dei passeggeri diverse tipologie di alimenti, tra cui carne, semi, frutta tropicale e ortaggi. In numerosi casi, i prodotti risultavano in condizioni igienico-sanitarie precarie, privi di qualsiasi certificazione fitosanitaria o etichettatura che ne attestasse l’origine e la natura. Una situazione che ha reso necessario il sequestro immediato, a tutela della salute pubblica e della sicurezza alimentare. I controlli hanno riguardato viaggiatori provenienti da diverse aree del mondo, in particolare dal Nord e Centro Africa, dalla Cina, dal Medio ed Estremo Oriente e dal Sud America, con scali intermedi negli hub intercontinentali della penisola prima di giungere a Olbia.
Le merci di origine vegetale sono state sottoposte a sequestro amministrativo per prevenire il rischio di diffusione di organismi nocivi e agenti patogeni che potrebbero compromettere l’ecosistema locale e la produzione agricola. Per quanto riguarda la carne sequestrata, il provvedimento ha previsto la confisca e la successiva distruzione, al fine di evitare ogni possibile pericolo per la salute pubblica.






