Dagli Uffici di collocamento ai Centri del lavoro, lo stare in coda è una costante

Ad ottobre sottoscritti 700 patti di servizio in Gallura.

Le file, una costante della nostra vita: fila al supermercato, fila dal medico, fila alle poste , fila anche per sperare di trovare un lavoro. Un tempo si chiamava Ufficio di collocamento e aveva il compito di mettere in contatto chi offriva un lavoro e chi lo cercava, un modo moderno di intendere il lavoro e la sua ricerca. Intere generazioni hanno trovato lavoro seguendo le indicazioni dell’impiegato che aveva sempre il polso della situazione, sapeva sempre chi cercava cosa. Poi nel 1997, sono nati i Centri per l’Impiego che, hanno sostituito i vecchi uffici di collocamento, anche se la parola “sostituito” non è proprio esatta perché, il centro per l’impiego svolge, o dovrebbe svolgere, tutta una serie di attività di formazione e orientamento che il vecchio ufficio non svolgeva.

Il Centro per l’impiego è un servizio pubblico che aiuta chi è disoccupato o inoccupato a trovare lavoro. Iscriversi non è obbligatorio, ma è determinante per ricevere la disoccupazione. Oggi solo chi ha una certa età ricorda, forse con nostalgia, l’ufficio di collocamento, che per tutti ora è solo Centro per l’impiego. Cambiano i tempi, anche i nomi e forse anche i servizi: a differenza del collocamento, il centro non rilascia il libretto di lavoro ,una sorta di documento antico che riportava la storia lavorativa e che è stato abolito nel 2002 . Oggi il Centro si occupa di redigere la scheda professionale del lavoratore in cui ci sono molte più informazioni rispetto al libretto e soprattutto grande spazio occupa l’area formativa.

Quindi ormai, quando si cerca un lavoro, o si vuole percepire la Naspi occorre avventurarsi nei corridoi del centro per l’impiego. Cosa è la Naspi?Si tratta di una prestazione economica, istituita dal primo maggio 2015, che sostituisce l’indennità di disoccupazione denominata Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASpi). È una prestazione a domanda, erogata a favore dei lavoratori dipendenti che abbiano perduto involontariamente l’occupazione. Torniamo alle file. I Centri dell’impiego in Gallura sono balzati agli onori delle cronache locali, per le file, lunghe e snervanti che hanno caratterizzato il periodo post estate.

Un’ondata di richieste della Naspi, ha messo in ginocchio gli uffici. Il fenomeno è legato alla fine della stagione estiva, caratterizzata dai contratti nel settore turistico, che quest’anno hanno registrato un incremento esponenziale. Ciò significa che centinaia di utenti si stanno ora riversando nei centri per l’impiego delle località interessate per richiedere la Naspi entro i tempi di legge e le nuove normative prevedono tempi più lunghi. Per ora a lavorare sono solo gli impiegati degli uffici sottoposti a veri turnover per soddisfare le esigenze di tutti. Nel Centro di Olbia e in quello di Palau, ad esempio, nelle prime due settimane del mese di ottobre sono stati già sottoscritti 700 patti di servizio personalizzati e seguiti oltre mille utenti, mentre in quello di Alghero sono 694 i colloqui sostenuti tra accoglienza, orientamento e le altre procedure, circa il 10 per cento di quelli svolti dall’inizio del 2017.

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