Solinas non molla: certificato sanitario per chi viene in Sardegna. E spunta il piano B

Il governatore sul certificato sanitario.

Un certificato sanitario che attesti, entro cinque giorni dalla partenza, che chi sta per venire in Sardegna non sia positivo al coronavirus. Il governatore della Regione Christian Solinas non molla. E ieri, a stretto giro d’interviste, ha ribadito la necessità di un protocollo speciale per l’isola per garantire un’estate sicura. Il modello? Quello delle Canarie “dove verrà richiesto a breve, con la ripartenza dei voli”, spiega il governatore durante la trasmissione “Mezzora in più” su Rai Tre, condotta da Lucia Annunziata.

D’altronde, insiste Solinas in tv, “è lo stesso protocollo che del resto si sta attuando per Bundesliga, Serie A e anche sui set cinematografici”. Non c’era la volontà di fare polemica, ha aggiunto, ma la convinzione che “la riapertura deve essere coniugata con sistemi di controllo adeguati”.

Il governatore ha anche in mente un Piano B, come ha spiegato nel corso di un’altra intervista. Un sistema che preveda un’autocertificazione e il tracciamento dei turisti con un’app. Lo scoglio più difficile da superare sarà, comunque, quello del governo. Con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia che si è già espresso contro qualsiasi forma di lascia passare, la data del 3 giugno è ad un passo e regna l’incertezza.

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