Il cinema di Olbia.
L’obbligo del green pass manda in crisi il mercato cinematografico, con un calo preoccupante delle presenze davanti al grande schermo. Si parla di un calo del 90% delle presenze su scala nazionale, un dato che vale anche a Olbia.
A comunicarlo Anec Sardegna. Anche nell’Isola i gestori di sale cinematografiche, dopo oltre 12 mesi di chiusura, hanno dovuto adeguarsi a tutte le regole imposte per poter riaprire le proprie attività, riducendo fino al 25 % della capienza le sale, hanno raccolto i dati sensibili e seguito alla lettera ogni indicazione. “Ci hanno fatto chiudere e quando siamo riusciti ad aprire ci hanno imposto il green pass – dichiara il proprietario del cinema di Olbia e presidente dell’Anec -. Non hanno dato il tempo alla gente di ottenere il certificato. Avrebbero infatti potuto fare come hanno fatto per i trasporti, una soluzione più graduale o rimandata a settembre. Noi chiediamo anche che ci sia la possibilità di poter riutilizzare la capienza al 100%, così come avviene per i trasporti”.
Regge il numero dei giovani al cinema e per questo motivo la programmazione si sta rivolgendo ai più piccoli e spettacoli – sia teatrali che cinematografici – raddoppiati anche Olbia a causa delle limitazioni dei posti a sedere, con difficoltà sono di carattere organizzativo ed economico. “Diciamo che i giovani sono quelli che hanno voglia di uscire – prosegue -per questo motivo almeno da parte di queste fasce di età non c’è stato un calo del pubblico. E il cinema ha dovuto adattarsi per non perdere anche questo pubblico. Anche il teatro ha risentito delle chiusure e del green pass. In questi giorni è cominciata la stagione teatrale e ci siamo dovuti riorganizzare con due spettacolo serali. Abbiamo avuto anche qui delle perdite, infatti la maggior parte delle persone che vengono ancora sono gli abbonati”.