Concerto di Olbia, Salmo risponde a Fedez: “Non definitevi artisti se non avete le palle”

Se l’obiettivo era scatenare la polemiche, senz’altro ci è riuscito. Dopo aver sollevato una marea d’indignazione a livello nazionale per il partecipato live sotto la ruota panoramica di Olbia, sbeffeggiando le regole del decreto del governo contro la pandemia, richiamato l’attenzione degli uffici della questura, che stanno valutando ora le eventuali sanzioni da infliggere, e spaccato gli animi, com’era inevitabile, in favorevoli e contrari all’esibizione, Salmo torna nuovamente a parlare e lo fa usando il linguaggio delle stories di Instagram.

“Ieri non c’è stata nessuna raccolta fondi, ho messo i soldi di tasca mia per aiutare la Sardegna. Ad agosto il centro di Olbia è sempre affollato, esattamente come le spiagge. Gli assembramenti creati dalla finale degli Europei andavano bene, il mio concerto gratuito no. Ora avete una persona con cui prendervela”, ha detto il rapper. Poi la stoccata diretta al collega Fedez, che poche ore prima lo aveva accusato di “aggirare le regole per soddisfare capricci personali”.

Non definitevi artisti se poi non avete le palle di infrangere le regole – la replica di Salmo -. Potevo andare a farmi la vacanza con Fedez invece sono sceso in strada e ho detto la mia”.

Centinaia le persone che hanno partecipato, ieri sera, al concerto a sorpresa, ma senza distanziamento, green pass e per molti anche senza mascherine. “Ci hanno detto di fare i live con poche persone, tutti distanziati e seduti. Noi non ci vogliamo stare seduti, diciamoci la verità”, ha arringato Salmo la folla. Una notte nel segno della protesta, quindi, che ha centrato l’obiettivo di riportare l’attenzione sulle norme stringenti decise dal governo per la ripartenza degli spettacoli.

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