Casa degli orrori di Arzachena, arriva la condanna definitiva: genitori e zia e tornano in carcere

L’arresto dei genitori del bimbo segregato in casa ad Arzachena.

La sentenza della Cassazione, che confermava la condanna a 8 di reclusione per i genitori e la zia del bambino segregato in casa ad Arzachena, ha avuto effetto immediato. Ieri i carabinieri hanno prelevato i parenti del piccolo e li hanno accompagnati in carcere.

La sentenza conferma la pena richiesta durante il processo d’appello e quello di primo grado. Gravi le imputazioni, che variano dai maltrattamenti al sequestro di persona. Il piccolo, che all’epoca dei fatti aveva 12 anni, è stato affidato alla zia materna, ad Arzachena. A nulla è servita la difesa degli avvocati per ottenere uno sconto di pena, in considerazione del fatto che gli imputati hanno ammesso le loro responsabilità.

Il ragazzino era stato segregato in quella che è stata definita la “casa degli orrori”. Una villetta familiare che si trova in un contesto residenziale e che non avrebbe mai fatto pensare ad una situazione simile. Marito e moglie erano stati arrestati, mentre il 12enne era stato portato in una comunità protetta della zona.

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