Caso ospedale di Tempio, le richieste dei sindaci dell’Alta Gallura al prefetto

La richiesta del prefetto ai sindaci della Gallura.

I sindaci dell’Alta Gallura sono stati convocati dal prefetto di Sassari Giuseppe Marani, in seguito alla minaccia di dimissioni che verranno attuate in caso di mancate rassicurazioni sul futuro dell’ospedale Paolo Dettori di Tempio. Una decisione maturata lo scorso 21 novembre, nel corso dell’Assemblea dell’Unione dei Comuni dell’Alta Gallura. L’incontro si terrà martedì 27 novembre alle 15 nela sala riunioni della Prefettura.

“Siamo davvero contenti che il prefetto abbia rotto gli indugi e voglia sentire direttamente da noi i motivi della nostra posizione e quali siano le richieste e le possibili soluzioni – ha commentato il sindaco di Bortigiadas e presidente dell’Anci regionale Emiliano Deiana –. Crediamo che alla Regione spetti una proposta di adesione alle nostre richieste che sono in gran parte contenute nelle previsioni normative della rete ospedaliera”.

I sindaci, in particolare richiedono che la giunta regionale, in ogni suo atto riguardante la ridefinizione della rete ospedaliera regionale, si uniformi a quanto deliberato in merito dal consiglio regionale. Il provvedimento, infatti, classificava il Dettori struttura d’emergenza di primo livello. Tra le altre richieste spiccano la riapertura del punto nascite, il mantenimento dei posti letto e della piena operatività del reparto di Otorino, oltre all’attivazione dei posti letto di terapia subintensiva previsti sempre dalla delibera consiliare.

“Ci aspettiamo – conclude Deiana – che l’assessore alla Sanità, senza indugio ulteriore, richieda al Ministero la deroga convinta per il punto nascita di Tempio e la sua contestuale riapertura immediata”. Sempre in seguito alle decisioni assunte nel corso dell’Assemblea dell’Unione dei Comuni, fino ad ora, sono 4 i sindaci che hanno consegnato nelle mani del presidio di cittadini presente al Paolo Dettori la propria tessera elettorale. Hanno messo in atto questa ulteriore modalità di protesta il sindaci di Bortigiadas, Calangianus, Tempio e quello di Santa Teresa di Gallura.

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