La Coppa del Mondo di nuoto per paralimpici a San Teodoro.
Ora tocca ai paralimpici di tutto il mondo proiettarsi verso le belle e selvagge acque che lambiscono l’isola di Sardegna. A distanza di un anno esatto sarà nuovamente la ineguagliabile spiaggia La Cinta di San Teodoro a dare il benvenuto ai protagonisti della Open Water Cup Sardegna organizzata dall’Associazione turritana Progetto AlbatroSS con la collaborazione della FINP (Federazione Italiana Nuoto Paralimpico) e sotto l’egida dell’organismo internazionale World Para Swimming. Quelle del 21 e 22 settembre saranno giornate ricche di agonismo perché si assegnano anche i titoli nazionali FINP e il giorno successivo quelli promozionali e agonistici targati Fisdir (Federazione Italiana Sport Paralimpici degli Intellettivo Relazionali).
Maggiori ragguagli sulla triplice manifestazione saranno dati nel corso della conferenza stampa di venerdì 20 settembre 2024 presso la sala consiliare del comune di San Teodoro con inizio alle ore 11:00.
Interverranno la sindaca di San Teodoro Rita Deretta, l’assessora comunale al Turismo Luciana Cossu, un rappresentante della World Para Swimming, il presidente nazionale della FINP Roberto Valori, il presidente dell’Associazione AlbatroSS Manolo Cattari, la delegata regionale FINP Silvia Fioravanti, la delegata regionale Fisdir Carmen Mura.
Per evitare che diventi una toccata e fuga senza lasciare segni nella comunità. In casa Progetto AlbatroSS certi valori non vanno mai in vacanza, anche se una rassegna di queste proporzioni rischierebbe di distogliere la mente dai principi basilari che muovono l’attività della società paralimpica sassarese. Ma il suo presidente Manolo Cattari è anche uno psicologo dello Sport e conosce a fondo gli effetti che la parola empatia può generare nei confronti di chi si avvicina per la prima volta al mondo paralimpico. Si è voluto subito immergere nel tessuto comunitario santeodorese per spiegare al meglio la valenza di una rassegna natatoria così importante. E ricordandosi di Agitamus, un riuscitissimo programma multiforme patrocinato dal Comitato Italiano Paralimpico Sardegna che ha coinvolto le scuole di tutta l’isola tra il 2018 e il 2019, Cattari ha bussato nelle classi quarta e quinta del paese, e poi in quelle secondarie di primo livello. Accolto con entusiasmo, lui e il suo staff hanno pianificato due interventi mirati.
Dalle 8 alle 10 di giovedì 19 settembre saranno coinvolti i discenti più piccoli: “Vuole essere un laboratorio di sensibilizzazione rispetto alle discipline paralimpiche – spiega Cattari – dove i ragazzi sperimenteranno alcuni sport come per esempio il calcio bendati, oppure si muoveranno diversamente; insomma sarà una pillola di Agitamus mirata ad una percezione esaustiva sulla manifestazione che poi due giorni dopo sarà ospitata nel loro territorio”. Dalle 10 alle 12 si replica tra i banchi delle scuole medie con finalità e struttura immutate: incontri pratici in cui i discenti si approcceranno alle discipline paralimpiche, affrontando un’esperienza molto toccante rispetto a quella che è la disabilità. “L’intento è di non appiccicare il mondiale a questa realtà della Gallura – spiega Manolo Cattari – ma di usarlo per accompagnare la cittadinanza al mondo paralimpico, al valore del paralimpismo”.
L’intervento nelle scuole sarà supportato anche dall’ASMES (Associazione Nazionale Stelle, Palme e Collari d’Oro al Merito del CONI e del CIP) sezione sarda presieduta da Paolo Poddighe. L’associazione ha a cuore lo sport in tutte le sue sfaccettature, nobilitate proprio da coloro che si sono sudati sul campo le prestigiose benemerenze. E l’intervento mirato di San Teodoro è una grande opportunità per attivare un contatto fruttuoso con le istituzioni sportive, culturali e amministrative locali.
A completamento del disegno d’integrazione e conoscenza, si colloca anche il concerto in spiaggia dei Ladri di Carrozzelle, nati nel 1989 e che in tutti questi anni si sono fatti conoscere nelle piazze di tutta Italia e nei canali televisivi grazie ad un repertorio di album in studio, live e altri realizzati in ambiti particolari. Il loro sound potrà essere ascoltato venerdì 20 settembre alle ore 17 presso il beach bar La Cinta.
L’associazione paralimpica sassarese si è ritagliata uno spazio virtuoso nella comunità grazie a delle idee brillanti che riescono a coinvolgere e a far convivere le disabilità, anche mentali, con le altre persone attraverso gli sport acquatici; e sorprende sempre più per come riesce a metterle in pratica.
L’Albatross ha recentemente vinto un progetto europeo di Plogging che assembla la corsa e la raccolta di rifiuti. Un modo diverso di ripulire il pianeta giocosamente. Ma per l’occasione il buon Cattari rilancia con una nuova intuizione: il Plogging in acqua. È sempre lui a spiegarlo: “Sabato pomeriggio, dopo le gare di Coppa del Mondo e dei Campionati Italiani, sperimentiamo una nuova azione, lo sweep swimming che letteralmente significa spazzare nuotando. Praticamente un’esperienza di Plogging trasferita in acqua. Protagonisti saranno sia i nostri ragazzi dell’AlbatroSS, sia persone senza disabilità. Faranno una nuotata speciale sulle acque di La Cinta, non competitiva, alla ricerca di oggetti o di qualsiasi cosa di artificiale prodotta dall’uomo. Praticamente una caccia al tesoro (rifiuto). Una barca d’appoggio li seguirà bracciata dopo bracciata e raccoglierà queste impurità devastanti. Il tutto sarà prima stoccato e poi riciclato”.