Con il Covid calano le visite oculistiche in Sardegna e si allungano le liste d’attesa

Chiesto un tavolo permanente in Sardegna.

Un tavolo permanente in Sardegna con i vertici delle società scientifiche di oftalmologia per affrontare le difficoltà causate dal Covid che hanno costretto a tralasciare le cure ordinarie legate all’oculistica, con vari disagi per i pazienti.

A chiederlo è l’Advisory Board di oftalmologia costituito da Senior Italia FederAnziani e composto dalle società scientifiche di ambito oftalmologico, dal sindacato unitario dei medici ambulatoriali italiani (SUMAI Assoprof), e dai pazienti, che ha incontrato l’assessore alla Sanità della Regione Sardegna Mario Nieddu per portare alla sua attenzione le gravi problematiche causate dall’interruzione dell’attività assistenziale in quest’ambito e proporre concrete soluzioni.

Negli ultimi mesi si è assistito a una riduzione degli interventi in elezione come le cataratte, per le quali l’attività si è ridotta rispetto al 2019 circa del 50%. Rispetto all’obiettivo di recuperare il pregresso si incontrano problemi soprattutto nella disponibilità di anestesisti, infermieri, ma anche di strutture idonee che consentano di mantenere un adeguato distanziamento sociale e di apparecchiature, dato che quelle esistenti sono spesso usurate e hanno difficoltà a reggere i necessari ritmi.

Il problema è notevole anche per quanto riguarda le intravitreali. Nei pochissimi centri che ancora continuano a essere attivi ci sono pazienti che hanno interrotto le terapie, in cui ora si registrano esiti gravi, con le prevedibili conseguenze che ci saranno in termini di invalidità civile e ulteriori costi per il SSN. Da tempo non si registravano tante retinopatie diabetiche in prima diagnosi.

“Nel Nord Sardegna, per contrastare il notevole arretrato nella lista d’attesa della chirurgia della cataratta è fondamentale reclutare ferristi ed anestesisti. Per incrementare il numero di prestazioni ambulatoriali serve assumere infermieri ed ortottisti, aggiornare la strumentazione ed adeguare i locali”, dichiara Antonio Pinna, Referente Regionale AICCER.

Da qui, la richiesta di istituire un tavolo tecnico regionale ad hoc, idea prontamente accolta dall’Assessore Nieddu. “Ben venga la proposta di un tavolo tecnico su questo tema, dato che c’è tutto l’interesse da parte nostra ad affrontare il problema e a portarlo a soluzione nel migliore dei modi possibili, pur dovendo tener conto dell’emergenza Covid ancora in corso. Quello dell’oftalmologia sarà sicuramente uno dei primi tavoli di lavoro che apriremo appena passata la fase acuta dell’emergenza pandemica. Stiamo lavorando per potenziare tutti i servizi e, in particolare, per la medicina del territorio per cui abbiamo inserito importanti risorse nella Finanziaria che verrà presto approvata. Oggi, come non mai, dobbiamo rafforzare l’intero sistema delle cure e dell’assistenza per andare incontro alle esigenze dei pazienti, anche quelli oftalmologici”, dichiara l’assessore Mario Nieddu.

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