Finto circolo ricreativo evade oltre 69mila euro: scoperto dalla finanza

Il controllo delle Fiamme gialle.

Nell’ambito delle attività di contrasto all’evasione fiscale, la 2^ Compagnia di Cagliari ha concluso una verifica fiscale nei confronti di un circolo ricreativo operante del capoluogo, che ha omesso di presentare le dichiarazioni fiscali ai fini delle imposte dirette ed iva, occultando in tal modo al Fisco ricavi per 69.000 euro, in ragione della circostanza che operava, di fatto, come un vero locale bar.

Il soggetto sottoposto a verifica è stato individuato a seguito attività informativa esperita durante i controlli sul territorio, con particolare riferimento agli adempimenti connessi alla regolare emissione dello scontrino fiscale, successivamente approfondite mediante la consultazione delle banche dati in uso al Corpo ed analizzando le posizioni fiscali di quei soggetti che operano con i regimi di tassazione privilegiati previsti da specifiche normative nazionali a favore di Associazioni e di Enti non commerciali.

Nella circostanza, l’azione dei Finanzieri è stata orientata alla verifica del corretto adempimento delle disposizioni tributarie ai fini dell’iva, delle imposte dirette e degli altri tributi.

I riscontri operati dai militari si sono concentrati sulla corretta ricostruzione della reale natura economica dell’attività svolta anche attraverso l’analisi della documentazione extracontabile reperita all’atto dell’accesso e di appositi questionari inviati ai “soci” e ai fornitori del presunto ente non commerciale.

Il complesso degli approfondimenti svolti ha consentito di stabilire che in realtà il circolo ricreativo era di fatto un vero e proprio bar con tanto di bancone e tavolini, il cui accesso era liberamente consentito a tutti gli avventori e non ai soli soci, così come invece impone la normativa sugli enti non commerciali.

Appurata la natura commerciale dell’attività posta in essere dal circolo, le Fiamme gialle hanno proceduto, oltre alla contestazione della mancata istituzione delle scritture contabili obbligatorie e l’omessa presentazione delle dichiarazioni annuali ai fini delle imposte dirette e dell’iva, alla ricostruzione del volume d’affari conseguito quantificando in 69.337 euro i ricavi conseguiti e in 26.409 euro l’iva dovuta relativamente alle annualità d’imposta dal 2014 al 2016.

L’intervento si inserisce nel più ampio ed articolato dispositivo della Guardia di finanza finalizzato al contrasto dell’evasione fiscale, fenomeno che produce effetti negativi per l’economia, danneggia le risorse economiche dello Stato ed accresce il carico fiscale per i cittadini onesti.

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