Il flash mob, le proteste e le ultime speranze per il futuro di Air Italy: il racconto di questa giornata

Il racconto della Giornata.

Un’immensa folla si è radunata oggi in aeroporto a Olbia per avere risposte sul futuro di Air Italy. Dopo aver preso parte al flash mob, la moltitudine si è radunata nell’aera check-in per fare il punto della situazione.

Una sciagura per la nostra città – ha esordito il sindaco di Olbia Settimo Nizzi -. Questa è una perdita per tutta la Sardegna, non lasceremo nulla di intentato. In un momento come questo ci serve restare uniti e risolvere il problema, non cercare il colpevole”.

Non sono mancate le contestazione da parte di alcune delle persone presenti. La sottosegretaria allo Sviluppo economico, Alessandra Todde, ha tentato di spiegare la reale situazione ai presenti. “Per ora tutto quello che possiamo dire è che se la liquidazione di Air Italy va avanti, ai lavoratori non resterà che chiedere la disoccupazione, ovvero la naspi. Oggi sono qui per cercare soluzioni alternative e per ascoltare i lavoratori perchè una liquidazione in bonis non garantisce alcun tipo di tutela per i lavoratori“, ha affermato.

L’unica certezza è che se si proseguirà su questa strada, in 1500 perderanno il lavoro. Uno scenario tragico per Olbia, la Gallura e la Sardegna.

Anche Giuseppe Fasolino, assessore regionale al Bilancio, nel suo intervento ha ribadito che si sta cercando in tutti i modi di salvaguardare i lavoratori. “In questo contesto non c’è spazio per i sogni. Non sappiamo cosa succederà. Ma dobbiamo fare tutto il possibile per proteggerci da questa onda d’urto. Nessuno pensava che saremo arrivati a questo punto ma ora la massima priorità va ai lavoratori“, ha assicurato. Insomma, occorrerà aspettare le prossime ore per conoscere se c’è una speranza per il futuro di Air Italy.

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