I Comuni della Gallura avranno un sistema di videosorveglianza, il bando della Regione

La Gallura avrà un sistema di videosorveglianza.

Si è conclusa la fase della valutazione delle domande di adesione alla seconda fase bando per la realizzazione delle nuove reti di videosorveglianza urbana. A beneficiarne sono anche alcuni Comuni della Gallura, ai quali la Regione corrisponderà un importo per implementare la sicurezza in città.

La partecipazione al bando prevede il contributo per la realizzazione di reti di videosorveglianza. Sono 370 i Comuni in Sardegna che hanno partecipato al bando. Nel territorio gallurese le domande ammesse al contributo sono quelle avanzate da Golfo Aranci, Monti, Olbia, Padru, Palau e l’Unione Gallura ( Arzachena, Telti, La Maddalena e Sant’Antonio di Gallura).

Si pensa, dunque, alla sicurezza, soprattutto dopo i recenti attentati contro alcuni amministratori locali. Questi interventi, consentiranno ai Comuni che hanno partecipato di disporre di moderni sistemi di videosorveglianza.

La richiesta di contributo poteva essere presentata da Comuni, dalle Unioni di Comuni e aggregazioni tra almeno tre Comuni. In Gallura, i finanziamenti saranno distribuiti in questo modo: Per Golfo Aranci, Padru, Palau e Monti sono destinati 70mila euro, l’Unione Gallura beneficerà di 415mila euro, per Olbia 200mila euro.

Nella prima fase, la Giunta Regionale ha stanziato 7milioni di euro per la realizzazione delle reti di videosorveglianza per 110 Comuni che hanno presentato le domande.

L’iter del progetto

Entro 30 giorni dalla data di ricezione del finanziamento, i Comuni dovranno realizzare i progetti della propria rete di sicurezza locale. Questi dovranno essere preventivamente condivisi per l’approvazione con il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Le linee guida sono presenti sul “Protocollo per la promozione e la diffusione della cultura della legalità” siglato tra Regione, Prefetture e ANCI Sardegna.

Successivamente, quelli definitivi dovranno essere inviati per la valutazione alla Direzione generale degli Affari Generali e della Società dell’informazione, per determinare la congruità con l’avviso pubblico e con le linee guida per l’integrazione con la Rete Telematica Regionale e il nodo di monitoraggio centralizzato.

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