Da Olbia a Tempio la palestra adesso si trasferisce all’aperto

Gli allenamenti all’aperto dopo il

Dopo la chiusura di tutte le palestre e le stop alle attività sportive, molti maestri, allenatori e atleti si stanno organizzando per continuare le proprie attività all’aria aperta, garantendo il distanziamento tra gli allievi.

È il caso di Daniela Tamponi a Tempio, insegnante di danza, ha portato il suo allenamento fuori dalle mura della sua scuola. Di rientro dalla manifestazione dei lavoratori dello spettacolo a Cagliari, spiega come la sua decisione sia per lo più simbolica. “La danza è un’arte, non uno sport, e non può essere praticata all’esterno: servono pavimenti pregiati, come parquet o tappeti danza per punte e mezzepunte”, dice. Spiega per ciò che “più che lezioni di danza stiamo fecendo attività ginnica e lezioni di pilates”. “Abbiamo lavorato per sole sei settimane tra settembre e ottobre, il 70% delle mie allieve è composto da bambine delle scuole primarie per cui l’ora di danza era divenuta l’unico momento di socialità e di movimento. Per quanto il tempo lo permetterà, continuerò a vedere le mie piccole allieve all’esterno”, conclude Tamponi.

A Olbia è Angelo Mazza, trainer da trent’anni, ad aver portato le sue dodici allieve al parco per le lezioni. “Il primo lockdown ci ha spiazzati, il secondo ci ha spaventati e abbiamo cercato nuove soluzioni. Non si tratta solo dei trainer – spiega -, ma anche della salute degli atleti: bastano quindici giorni di inattività per perdere i benefici dell’attività sportiva”. L’allenamento di tonificazione all’esterno viene inoltre affiancato dalle lezioni di pilates online: “La mattina al parco vedo altri trainer con piccoli gruppi allenarsi“. Mazza racconta come “questa esperienza si sta rivelando molto divertente e abbiamo proposto di proseguire con qualche appuntamento fisso di allenamento al parco anche a lockdown concluso”. Infine, sottolinea come non ci si debba abbandonare allo sconforto: “Il fatto che tanti trainer stiano riuscendo a portare avanti le proprie attività anche all’aperto è qualcosa di molto positivo e testimonia la buona volontà di tutti”.

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