Gallura con meno voli rispetto al resto della Sardegna: “Grave disparità”

voli Olbia

Meno voli in Gallura.

Olbia è l’aeroporto in Sardegna con il minor numero di voli in continuità territoriale, avendone soltanto due giornalieri in arrivo e partenza per Milano Linate. A denunciare ancora questa situazione la segretaria regionale di Uiltrasporti Sardegna, Elisabetta Manca.

Inoltre, pesa anche il gap di 12 ore fra un volo e l’altro e in orari poco convenienti per poter tornare in giornata, obbligando chi si sposta per effettuare visite mediche o chi ha un ulteriore volo in connessione a partire da altro aeroporto o dover anticipare la partenza, aumentando notevolmente i disagi e i costi di viaggio.

Disagi per i passeggeri galluresi.

La Uiltrasporti è tornata sull’argomento, come aveva denunciato tempo fa, a causa dei disagi che si moltiplicano per Natale, dove la Gallura, stando alla denuncia della Manca, resta ancora fortemente isolata. “A questa spiacevole situazione si aggiunge la carenza di voli supplementari durante il periodo di Natale, con una grave disparità fra il Nord ed il Sud dell’isola – prosegue la sindacalista -. I voli aggiuntivi, infatti, sono stati programmati da Ita solo per le giornate del 22 e 23 dicembre, mentre Volotea non opererà alcun volo addizionale. Gli uffici dell’assessorato ai trasporti giustificano questa decisione attraverso il cosiddetto coefficiente di riempimento, a loro dire inferiore al 91% e il cui superamento determina, come prevede il bando, l’aumento o meno dei voli”.

La Uiltrasporti chiede anche come questi coefficienti di riempimento vengano calcolati “dal momento in cui i dati a noi in possesso dimostrano esattamente il contrario“. “Su 172 voli operati da Ita da novembre a metà dicembre sullo scalo Costa Smeralda, il 52% ha avuto un load factor superiore al 90% mentre il 15% dei voli ha volato a pieno carico, quindi con un coefficiente del 100%, e questo nonostante gli orari, come già detto e ribadito, siano assolutamente poco vantaggiosi per chi deve raggiungere il capoluogo lombardo o viceversa deve tornare in Sardegna. Vorremmo ricordare inoltre che, oltre il grave disagio a scapito del diritto alla mobilità, la carenza di voli ha ripercussioni anche sui lavoratori dello scalo gallurese, assunti per lo più con contratti part-time verticali e che, purtroppo, in assenza di voli, vedono sfumare qualsiasi possibilità di lavorare nel periodo invernale“.

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