Claudia Chessa è intenzionata a denunciare l’ormai ex fidanzato.
Sul giallo di Malta c’è il racconto di Claudia Chessa che resta sempre immutabile. La giovane, davanti alle telecamere di Pomeriggio Cinque, non è riuscita a trattenere le lacrime, perché ancora visibilmente scossa dall’accaduto. La 18enne saltata giù dal balcone dell’H hotel di Paceville ha trovato comunque la forza di raccontare come sarebbe andata quella notte del 23 febbraio, confermando la versione raccontata al padre e agli investigatori maltesi.
LEGGI ANCHE: Giallo di Malta, l’avvocato di Alessio: “C’è stata solo una lite”
La ragazza si è ripresa e nella puntata di oggi a Pomeriggio 5 ha raccontato che quella sera i due avevano deciso di trascorrere insieme la serata in un locale, ma il suo fidanzato ha avuto un divverbio con degli sconosciuti. Poi, ritornati nello stesso locale si è accesa una discussione tra Lupo e Chessa. “Verso l’ora di chiusura del locale – racconta la 18enne -, ho visto lui un po’ diverso dal solito, va in bagno e io decido di seguirlo. Lì lo vedo con uno sconosciuto, facendo uso di droghe”.
La diciottenne conferma, dunque, che la presunta aggressione è nata a causa della droga e che il ragazzo faceva uso di sostanze anche precedentemente al fatto. La ragazza, infatti, aveva deciso di andare a Malta anche per stare lontana da lui. I litigi a causa della droga erano continui. “Volevano che cambiassi aria”, ha detto Claudia, riferendosi alla sua partenza a Malta.
Davanti alle telecamere di Pomeriggio 5, programma condotto da Myrta Merlino, ha raccontato che quella sera ha subìto minacce da parte del fidanzato Alberto Lupo Rivera, che l’ha picchiata, tentando di soffocarla con un cuscino e le voleva staccare anche le dita di piedi e mani, mostrando anche i segni delle botte. La giovane ha ripetuto la frase che lui le avrebbe detto: “Tu da questa stanza non esci viva”. Lui le avrebbe detto anche: “Io ti ammazzo, tu non sai chi sono”.
“A quel punto ho pensato alla mia famiglia, ai miei nipoti, ai miei nonni di non rivederli più, che loro non mi avrebbero più rivista”, ha raccontato, spiegando anche che era disperata e impaurita. Da qui la disperata decisione che, come hanno ricordato anche in studio, è simile al caso di Martina Rossi, la giovane genovese morta in vacanza in Spagna dopo essere caduta da un hotel per fuggire da uno stupro. Claudia Chessa però è miracolosamente viva e oggi ha potuto raccontare in televisione la sua versione dei fatti.
“Cercavo di tranquillizzarlo con le parole ma era impossibile – ha aggiunto Claudia -. Lui entrava e usciva dal bagno continuamente, finché l’ultima volta è entrato nel bagno e continuava a ripetere che non sarei uscita da quella stanza viva. Io scendo dal letto, vado nel balcone, scavalco il balcone, rimango qualche secondo appesa. La mia paura e che mi gettasse lui e mi spingesse. Ho provato ad appendermi ma, non c’era niente, ho dovuto mollare la presa e sono finita nel tendone”.
Claudia ha detto che non ha ancora denunciato l’ormai ex fidanzato, ma intende farlo quando si riprenderà. La giovane ha fatto un appello rivolto alle donne per non rimanere in silenzio e non perdonare: “Lui in pubblico si faceva vedere un’altra persona, è molto bravo con le parole”, ha detto la giovane riferendosi ad Alberto Lupo che ha cominciato una relazione con lei quando ancora aveva solo 15 anni.
Anche Ore 14 sta seguendo il caso ed è stato sentito il difensore di Alberto Lupo, dove è nato anche un battibecco con il conduttore Milo Infante, perché ha parlato di aggressione. Egidio Caredda ha ribadito che il 27enne non ha aggredito la fidanzata ma hanno soltanto litigato in modo violento. “il termine litigare è in contrapposizione con il termine aggressione più volte utilizzato”, aveva detto l’avvocato nella puntata di oggi su Rai2.