L’ennesima disputa sul Tecnomat di Olbia.
Un colpo di scena riapre la disputa giudiziaria legata al settore del bricolage a Olbia. Il Tar Sardegna ha accolto l’istanza cautelare presentata da Bricofer Group e Ottimax Italia contro l’apertura di Tecnomat nell’area del pozzo sacro, rimettendo in discussione alcune condizioni stabilite dal Comune. Al centro della contesa vi è un’area esterna di circa 2.000 metri quadrati, collegata alla struttura interna e destinata alla vendita. Secondo i ricorrenti, l’utilizzo di questo spazio amplierebbe significativamente la superficie commerciale, trasformando il punto vendita in una grande struttura con conseguenti ripercussioni sulla concorrenza.
Sebbene il Tar abbia riconosciuto la fondatezza di questa obiezione, non ha disposto lo smantellamento dell’area contestata. L’attività proseguirà regolarmente fino alla sentenza definitiva, attesa per il 25 settembre. Tecnomat potrà quindi restare aperta, evitando una chiusura che comporterebbe danni economici rilevanti, in attesa del giudizio di merito.
La controversia verte sulla corretta definizione della superficie di vendita. Secondo i ricorrenti, l’area contestata andrebbe inclusa nel computo complessivo, superando i 2.500 metri quadri previsti per le medie strutture. Tecnomat, invece, ribadisce la legittimità delle proprie autorizzazioni, sottolineando che l’area aggiuntiva non è accessibile alla clientela. La decisione finale spetterà ai giudici amministrativi, che dovranno valutare l’impatto della struttura sulle dinamiche concorrenziali e sulla regolarità delle autorizzazioni comunali.