Hanno garantito internet in Gallura nel lockdown, ma da 3 mesi sono senza stipendio

La protesta di 37 tecnici che ora rischiano un’altra mazzata.

Sono i lavoratori che hanno permesso a Olbia e mezza Gallura di continuare a lavorare, studiare e fare acquisti durante i mesi de lockdown per l’emergenza Coronavirus. Sono 37 tecnici che fanno arrivare nelle case dei galluresi (almeno di quelli che hanno il prefisso telefonico 0789) la linea internet e la banda ultralarga: fanno gli scavi, posano le tubazioni, posano la fibra, e riparano i guasti.

Sono dipendenti di Sittel Spa, società di Roma erede dell’Alcatel che ha gli appalti di Tim e Open Fiber, e da tre mesi non prendono lo stipendio. Ritardi su ritardi a cui ora si aggiunge un passaggio che rischia di lasciarli con meno diritti e meno soldi in busta paga. Dal 1 agosto il loro contratto verrà trasformato: non sarà più quello metalmeccanico e sarà sostituito da quello delle telecomunicazioni.

Un cambiamento che rischia di far perdere ai lavoratori della sede di Olbia di Sittel, la maggior parte dei quali pendolari da Sassari e Nuoro, dai 500 ai 600 euro al mese. Una situazione insostenibile per chi ha famiglia e impegni da onorare (mutui, affitti, rate) e che ha portato gli iscritti alla Cgil a scioperare da lunedì scorso.

“Ritengo grave, che anni di professionalità vengano mortificati per ottenere l’unica cosa che conta negli appalti e cioè il mantenimento delle commesse attraverso il massimo ribasso; il binomio appalti – massimo ribasso crea deregolamentazione, meno diritti, meno tutele, meno agibilità sindacali, basso costo del lavoro, maggiore precarietà, assenza di ogni normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. E a pagare sono sempre i lavoratori”, dichiara la segretaria Di Lorenzo. Per questo la Cgil sarà accanto a questi lavoratori nella battaglia per la difesa di ogni loro diritto.

Sittel (Soluzioni Infrastrutturali Tecniche ed Elettriche spa), nata nel 2016 dalla scissione parziale di Mazzoni Pietro spa, opera prevalentemente in Sardegna, Toscana, Lazio e Milano e occupa 500 lavoratori. Secondo un report di fine 2019 di Cerved, la società che certifica i bilanci aziendali,  Sittel “registra performance economico-reddituali positive e in crescita nell’ultimo biennio, stimate in ulteriore consolidamento nei prossimi esercizi, grazie a un buon posizionamento nel mercato di riferimento. Nonostante la recente costituzione, Sittel ha raggiunto in pochi anni importanti volumi di attività, totalizzando già nel 2018 un valore della produzione di 76,6 milioni – continua Cerved -. Tale trend è primariamente riconducibile alla capacità della società di cogliere le opportunità in essere nel settore, legate in primis al piano di sviluppo della banda larga sul territorio nazionale, instaurando relazioni consolidate con player quali Telecom ed Open Fiber (top clients con oltre l’80% dei volumi produttivi nel 2018), oltre che con alcuni tra i principali operatori del settore elettrico. Il portafoglio ordini include contratti per un valore totale residuo a dicembre 2018 di 200 milioni di euro”

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