Con la prua sugli scogli davanti a Porto Cervo: “C’era un’altra barca”

L’incidente sullo yacht a Porto Cervo.

Ieri sera, intorno alle 20:45, lo yacht Amore, con 7 persone a bordo, ha urtato gli scogli, frontalmente con la prua, nei pressi dell’isolotto Li Nibani, a Porto Cervo. L’imbarcazione ha riportato danni ingenti tali da comprometterne il galleggiamento. I presenti hanno allertato la sala operativa della Guardia Costiera, giunta poco dopo, con l’unità Sweet Dragon, che ha dato assistenza ai feriti a bordo.

A nulla sono serviti i tentativi di rianimare l’armatore 63enne di nazionalità britannica, soccorso in stato di incoscienza da un’unità di bandiera maltese presente in zona, per il quale sono in corso di accertamento le cause del decesso. Delle altre persone a bordo, 4 sono state trasportate presso l’ospedale di Olbia. Con il passare delle ore, 1 tra i feriti meno gravi è stato dimesso, mentre altri due si trovano ricoverati, di cui 1 versa in condizioni disperate.

Sulla dinamica dell’incidente sta indagando la Procura di Tempio Pausania, la quale ha disposto il sequestro del M/Y Amore, nel frattempo rimorchiato presso il porto di Porto Cervo, anche al fine di scongiurare il possibile affondamento dell’unità con le ricadute di natura ambientali. Da accertare se, tra le cause dell’impatto, abbia influito la velocità ed il tentativo di evitare altre unità presenti in zona. Da quanto si apprende, il comandante avrebbe dichiarato di aver eseguito una manovra finendo sugli scogli con la prua.

Le operazioni di soccorso sono state coordinate dalla sala operativa della direzione marittima del nord Sardegna, al comando del capitano di vascello Giovanni Canu la quale, oltre ad ordinare l’immediato intervento dell’unità Sweet Dragon, ha disposto l’invio in zona delle motovedette 894 da Olbia e 306 da La Maddalena, coordinando altresì l’intervento del 118. L’imbarcazione coinvolta nell’incidente ha bandiera italiana e risulta iscritta a Monfalcone.

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