Il sì della Camera alla proposta di legge.
La Camera dice sì al principio di insularità in Costituzione, approvato oggi quasi all’unanimità, con 425 voti favorevoli e un astenuto. La proposta di legge aveva raccolto oltre 200mila firme e richiedeva la modifica all’articolo 119 della Costituzione, che riconosce le peculiarità delle isole e il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità, già approvata in prima deliberazione dal Senato.
Ora il testo passa di nuovo in Senato, poiché necessita di 4 passaggi, due in ciascuna Camera, in quanto si tratta di un ddl che modifica la Costituzione. “E’ un momento storico perché abbiamo finalmente la possibilità di aiutare maggiormente i nostri cittadini, ridando dignità alla nostra Regione – ha detto il portavoce del M5s alla Camera, Alberto Manca -. Essere un’isola comporta costi enormi aggiuntivi che devono essere compensati in nome della coesione nazionale al fine di rendere uguali i punti di partenza di tutti i cittadini italiani”. Un ringraziamento speciale va a Roberto Frongia, ex assessore regionale ai lavori pubblici, scomparso recentemente che si è sempre battuto per ottenere questo risultato e il quale fu il primo a parlarmi della necessità di inserire questo principio in Costituzione”.
Cosa cambierà con l’insularità.
Uno studio realizzato dall’Istituto Bruno Leoni ha rivelato che il costo dell’insultarità della Sardegna ammonta a circa 5.700 euro pro capite e circa 9 miliardi di euro l’anno – su un PIL della regione di circa 20 miliardi-. Una nuova legge può azzerare gli attuali svantaggi strutturali legati all’insularità e sarà consentito ai sardi di competere con gli altri cittadini italiani.