Meridiana pronta a lasciare la Sardegna per Milano? L’interrogazione urgente al ministro Delrio

La denuncia dell’onorevole di Unidos Pili.

“Meridiana resta con un solo aereo e passa lo scettro dei voli alla consorella Air Italy. Da domani Meridiana sarà una scatola vuota. Dal primo novembre la compagnia sarda non eserciterà nemmeno un volo, ma tutto sarà in capo alla società milanese Air Italy. 951 dipendenti transitano su Air Italy”. La denuncia è del deputato sardi di Unidos Mauro Pili, che ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro dei Trasporti.

Secondo l’onorevole, questo cambio di rotta sarebbe contenuto negli operativi di volo, che partono dalla dismissione sostanziale dell’intero parco aerei della compagnia sarda per spostare l’asse esecutivo tutto in Lombardia. Una sconfessione totale e sostanziale di quegli impegni che avrebbero dovuto assegnare alla Sardegna la centralità della nuova Meridiana targata Qatar, spiega. “Il management attuale, ex Eurofly, – prosegue Pili – sta configurando, ancor prima dell’arrivo operativo dei nuovi soci, un assetto che sostanzialmente sposta l’asse da una società con gestione tecnica e amministrativa in Sardegna ad una con sede a Milano. Un’inversione di rotta totale rispetto al piano che prevedeva di salvaguardare la gestione sarda proprio per consentire il reinserimento di gran parte dei lavoratori messi in mobilità due anni fa, oltre 1000 lavoratori di cui 600 sardi”.

Il Coa, Certificato di Operatore Aereo, di Meridiana è la fotografia della situazione: un solo aereo Md 80, in disuso, e 10 operatori, il minimo necessario per tenere attivo il certificato. “Un aereo fantasma, visto che ogni tanto farà dei voli campo senza passeggeri per mantenere in vita il COA – denuncia il deputato-. Tutto transita su Air Italy con gli aerei in capo a quella compagnia che, da satellite di Meridiana, diventa perno di tutti gli operativi. Uno svuotamento della Sardegna a favore della Lombardia”.

Lo scenario sarebbe stato disegnato nelle ultime ore negli operativi dei naviganti, facendo “comprendere in un attimo l’operazione tesa a spostare il core business Meridiana in un’altra società che farà cassa e non solo in un’altra regione”. “Tutto questo sta avvenendo con il silenzio generale, compreso quello della Regione che sembra totalmente disinteressata da un assetto gestionale operativo che fa perdere alla Sardegna la sua unica compagnia aerea. Un piano che va fermato in ogni modo, prima che le conseguenze siano ancora più evidenti e gravi sul territorio sardo”, sostiene Pili.

“Siamo dinanzi ad un’operazione sotterranea – sostiene Pili – che sta trasgredendo tutti gli impegni sottoscritti al ministero e che puntavano a mantenere e rafforzare la centralità della Sardegna. Il piano industriale sottoscritto al ministero per il mantenimento di 1396 viene soverchiato il principale impegno sul personale. Il personale navigante tecnico di 149 unità, i 228 naviganti di cabina, i 571 di terra passano, operazione da chiudere entro novembre, in distacco operativo ad Air Italy. Ribaltando l’obiettivo di rafforzare la Sardegna. Tutto questo perché a gestire questa partita ci sono due manager ( Domenico Mazza e Simone Staffaguidi) provenienti da Eurofly che non hanno nessun interesse a tutelare i sardi e la Sardegna”.

In queste ore sarebbe stato anche divulgato un comunicato interno dove si minacciano i dipendenti di non far trapelare niente all’esterno pena il licenziamento. “Siamo nelle mani di un management schierato apertamente contro la Sardegna e occorre che venga immediatamente riconvocato il tavolo ministeriale per fermare questa vergognosa e gravissima situazione. Una situazione intollerabile – conclude Pili – che va contrastata con ogni mezzo senza perdere altro tempo”.

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