Come sono divisi gli investimenti dell’aeroporto di Olbia
La domanda di Geasar, la società che gestisce l’aeroporto di Olbia, è chiara. Ed è uno di quelli interrogativi che dovrebbero porsi molte imprese. È contenuta nel primo report di Sostenibilità, il documento che descrive, in modo trasparente ed articolato, i risultati conseguiti dall’azienda in ambito economico, sociale e ambientale.
“Cosa vogliamo essere nel futuro?”, si sono chiesti in Geasar. La risposta è altrettanto significativa: “Diventare una realtà che basa il suo operato sulla sostenibilità ambientale, i servizi al cliente e sull’impatto sociale attraverso l’innovazione tecnologica”.
Ed è partendo da questa premessa che Geasar ha strutturato anche gli investimenti per i prossimi anni, dallo sviluppo delle infrastrutture di volo, all’ampliamento dei terminal passeggeri, al costumer service alla security fino alle forniture.
Tradotto in termini percentuali, eccoli. Il 44 % degli investimenti sarà dedicato alle infrastrutture di volo, puntando alla costruzione di una nuova pista e la riqualificazione di quelle già esistenti. I lavori sulle infrastrutture, come si sa, avverranno il prossimo anno, con l’obiettivo di incrementare maggiormente il traffico di operatori aerei sul territorio.
Il 40 % degli investimenti punterà sull’ampliamento del terminal passeggeri e la customer experience. La qualità del servizio agli utenti che vanno dal passeggero, ai fornitori, a tutti coloro che entrano in contatto con l’aeroporto.
Un altro 5% degli investimenti viene dedicato alle forniture, ovvero tutto ciò che viene comprato e viene suddiviso in acquistato in Sardegna e acquistato fuori dalla Sardegna. Geasar ha 317 fornitori (il 25%) provenienti da tutta la Sardegna, e 226, fuori dalla Sardegna. Quello che si cerca di fare è valorizzare da produzione sarda e quando è possibile prediligere il km 0 in modo da stimolare le attività e le produzioni locali.
Il restante degli investimenti verrà utilizzato per l’incremento della security. Mentre un 1%, quasi un milione e mezzo di euro, è per l’ambiente. Si tratta di iniziative come l’utilizzo di materiali compostabili, di energie pulite e il riutilizzo dell’acqua per l’irrigazione.
”Noi ce la mettiamo tutta per stimolare i vettori a programmare voli da e per Olbia e riuscendo già a garantire 4 collegamenti annuali internazionali e sostenendo anche le connessioni domestiche in modo da garantire un servizio eccellente ai nostri passeggeri – dice Silvio Pippobello, amministratore delegato della Geasar -. Un lavoro difficile in quanto influenzato dalla crisi economica e dal risveglio dei mercati del nord Africa e di altre mete gettonate. Ma abbiamo comunque in mente una serie di iniziative per incrementare il traffico e diminuire il divario tra i mesi di picco e quelli di spalla”.