Il laboratorio di Olbia senza reagenti per i tamponi, la denuncia del consigliere Li Gioi

La denuncia del consigliere Li Gioi sulla mancanza di reagenti a Olbia.

Il consigliere regionale del M5S Roberto Li Gioi, che appreso quanto accaduto, annuncia il deposito di un’interrogazione urgente al presidente Solinas e all’assessore alla Sanità Nieddu con la richiesta di delucidazioni in merito al mancato acquisto dei reagenti per il laboratorio analisi dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.

“Da ieri il primo laboratorio analisi della Gallura, impegnato dallo scorso novembre a garantire l’effettuazione dei tamponi molecolari per tutti gli ospedali del territorio, è rimasto senza reagenti perché da Ats non sarebbe mai partito nessun ordine di acquisto per il 2021. Un fatto gravissimo che ha come conseguenza il rallentamento dell’attività di tutti i reparti ospedalieri che necessitano di poter verificare l’eventuale positività dei pazienti prima del ricovero e delle squadre Usca impegnate nell’attività di tracciamento”.

“Il laboratorio dell’ospedale di Olbia possiede un macchinario di ultima generazione – spiega il consigliere pentastellato – in grado di processare, nel medesimo arco temporale, un numero di tamponi notevolmente superiore ad altri macchinari, ma proprio per questo necessita di un particolare tipo di reagenti, non utilizzato negli altri ospedali sardi, escluso il Mater Olbia. Ciò significa che i reagenti non possono essere chiesti in prestito ad altre strutture sanitarie. Dal 30 novembre sino ad oggi è stato inoltre l’unico laboratorio in grado di rispondere alle richieste di tutti gli enti istituzionali del territorio, di tutti gli ospedali, i pronto soccorso e i reparti, consegnando i risultati in giornata o al massimo l’indomani mattina”.  

“Secondo informazioni in nostro possesso – prosegue Li Gioi –  l’Ats non avrebbe provveduto a redigere la determina di acquisto dei reagenti per Olbia. Pertanto ci troviamo in una situazione serissima, in cui si potrebbe addirittura configurare un’interruzione di pubblico servizio”.

“Inoltre, abbiamo appreso che Ats avrebbe provveduto in extremis a inoltrare una richiesta di preventivo alla ditta fornitrice, qualche settimana fa. Tutto ciò è inaccettabile. Il dilatarsi delle tempistiche in situazioni di emergenza come quella che stiamo affrontando ha conseguenze che ricadono sulla vita delle persone. Chiedo pertanto all’assessore alla Sanità di far luce su questa vicenda incresciosa e vergognosa”.

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