Lavori quasi conclusi, ma la strada di Monte Pino resta ancora chiusa al traffico

Monte Pino

I lavori sulla strada di Monte Pino.

I lavori di ripristino del tratto di strada di Monte Pino crollato durante il ciclone Cleopatra sono ormai quasi conclusi e le opere realizzate dall’Anas saranno presto pronte al collaudo. Tuttavia, la strada rimarrà impraticabile perché la Provincia, invece, non ha ancora avviato i lavori di sua competenza, che riguardano nello specifico dieci attraversamenti, il rifacimento del manto stradale e le barriere a lato carreggiata. Questa la denuncia del capogruppo del Movimento 5 Stelle Roberto Li Gioi, che ha presentato un’interrogazione al presidente Solinas e all’assessore ai Lavori Pubblici Aldo Salaris per conoscere le motivazioni per le quali la Provincia non ha ancora avviato i lavori di sua competenza e quali azioni intendano mettere in atto affinché la strada venga aperta il prima possibile.

“Il Comitato dei cittadini da tempo in prima linea per il ripristino della viabilità è molto preoccupato perché il completamento del nuovo tratto di carreggiata non consentirà in ogni caso l’apertura della strada e si preannuncia una nuova estenuante fase di stallo. Da quasi 9 anni gli automobilisti che percorrevano quotidianamente la strada di Monte Pino, e in particolare il tratto crollato, dal chilometro 1,250 al chilometro 4,600, sono costretti a percorrere strade alternative allungando il percorso”, afferma il consigliere regionale.

“I cittadini sono in attesa da anni, e oggi, alla luce della conclusione di una tranche di lavori, ancora non possono tirare un sospiro di sollievo perché gli interventi hanno continuato a viaggiare su due binari paralleli e a due velocità – prosegue Li Gioi -. Oggi, infatti, non si hanno ancora notizie in merito alla gara d’appalto di competenza della Provincia che consentirebbe di avviare le procedure di intervento nel tratto di strada ancora impraticabile. Questi intollerabili ritardi pregiudicano il completamento dell’intera arteria viaria, fondamentale per garantire il diritto alla mobilità dei galluresi”.

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