Trovare lavoro dopo la stagione estiva, non per tutti. E l’ipotesi green pass fa discutere

emergenza abitativa Olbia

L’occupazione in Gallura.

L’estate sta finendo e ci si chiede sempre più spesso se dopo la “stagione” è possibile trovare occupazione in Gallura e a Olbia. Navigando sui portali relativi al lavoro, ci si imbatte su alcuni annunci anche a tempo indeterminato.

Sul sito Sardegna Lavoro, sono presenti le prime offerte di lavoro che cercano personale in bassa stagione. Le città con più offerte di questo tipo sono Olbia e Arzachena. In calo gli annunci come camerieri, baristi e personale di cucina.

Quali sono i lavoratori ricercati in questo periodo. A Olbia un’azienda cerca due ottici con esperienza e a tempo indeterminato (l’annuncio di lavoro è visitabile qui). Un salone cerca, invece, un tirocinante parrucchiere senza esperienza (qui l’offerta). Ad Arzachena si cerca un disegnatore tecnico (l’annuncio si trova a questo link) con buone prospettive di contratto a tempo indeterminato, un geometra con esperienza (qui l’offerta) e un infermiere ( l’annuncio è visitabile qui). Questi sono alcuni esempi di nuove offerte di lavoro non stagionali.

Ma ci sono prospettive che l’occupazione in Gallura non si fermi con l’arrivo dell’autunno? “Ci sono categorie di lavoro che vengono ricercate al di là di quel periodo, ma, tuttavia, il nostro tessuto produttivo ha comunque picchi di stagionalità molto alti – dichiara il segretario di Filcams Gallura Danilo Deiana -, soprattutto per certe categorie di lavoratori e costituiscono la maggior parte degli impieghi in Gallura, dove spesso aumentano anche condizioni di lavoro caratterizzate da illegalità, medesime problematiche di cui nemmeno il lavoro non stagionale non è esente”.

Intanto, è al vaglio l’ipotesi del Green Pass in azienda, durante le mense, con lavoratori non vaccinati costretti a pagare il tampone di tasca propria. “Noi come sindacati ci siamo spesi per la vaccinazione da subito – prosegue – e affinché le aziende applichino i protocolli di sicurezza, secondo le normative e spesso hanno funzionato e si deve andare in questo senso, se si vuole uscire da una crisi economica senza andare a trattamenti differenziali. Ad esempio, ci scontriamo con un’altra realtà che è quello degli screening ai lavoratori, che devono essere a carico dell’azienda. Pensiamo che il green pass sia l’ennesimo provvedimento di un governo che non riesce a legiferare, come rendere il vaccino obbligatorio”.

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