Gli studenti del Gramsci di Olbia a New York: “Al Muner con ragazzi da tutto il mondo”

Il Gramsci di Olbia a New York per il progetto Muner

di Carolina Bastiani

Lo scorso 11 marzo alcuni ragazzi del Liceo Classico e Linguistico “Gramsci” di Olbia sono atterrati a New York per partecipare al Muner. In questa esperienza della durata di una settimana sono stati accompagnati dal docente di Latino e Greco, Nicola Mureddu. Ed è proprio lui che racconta questo progetto e cos’altro la scuola sta cercando di offrire ai propri studenti per renderli sempre più aperti al mondo.

L’esperienza da Olbia al Muner

Il Muner si è svolto a due passi da Times Square ed è consistito nella simulazione dell’Assemblea generale delle Nazioni unite. L’obiettivo era quello di calare gli studenti all’interno di un concreto contesto di politica internazionale affinché definissero nuove strategie di intervento. “Nello specifico – racconta il professor Mureddu – gli studenti si sono relazionati in inglese con altri 4000 ragazzi provenienti da ogni parte del mondo e hanno trattato le stesse questioni che gli ambasciatori discutono quotidianamente”. Oltre a vivere un’importante esperienza formativa sotto il profilo linguistico, però, hanno avuto anche la possibilità di conoscere i professionisti del Consolato generale italiano a New York e della Missione permanente italiana presso le Nazioni unite.

I progetti del Gramsci

Da Olbia sono partiti solo i ragazzi del triennio. E questo perché al Gramsci si preferisce riservare le esperienze all’estero agli ultimi tre anni, sia per ragioni di preparazione che di età. È un percorso ideale soprattutto in quarta, perché se ne può godere al meglio essendo ancora lontani dall’esame di Stato. Oltre al Muner, gli studenti sono coinvolti anche in altre iniziative internazionali e la scuola si è dotata di una commissione apposita: “Al momento – spiega il docente – la commissione sta lavorando duramente per avviare il percorso Erasmus+ e garantire nuove opportunità ai nostri alunni. Operiamo in base alle necessità dei ragazzi e tenendo presente le richieste dei nostri tempi. Attualmente ci sono diversi progetti attivi. Ad aprile, per esempio, è previsto uno stage linguistico a Malta”.

La mobilità all’estero

Per la mobilità all’estero, al momento, la scuola si appoggia molto alle agenzie esterne, il cui lavoro è fondamentale, perché si occupano di gestire la parte pratica del viaggio. “I ragazzi – continua Nicola Mureddu – partono da soli e sono le agenzie esterne a scegliere la scuola in base allo Stato scelto e alla lingua da praticare. L’Istituto, da parte sua, assicura controllo e collaborazione durante il percorso”. Al Gramsci vengono privilegiati gli idiomi europei, come inglese, francese, spagnolo e tedesco, ma viene dato spazio anche ad altri: “All’interno della scuola opera anche un esperto di giapponese che, oltre a tradurre per grandi case editrici, insegna la lingua ai ragazzi interessati”.

In un mondo lavorativo sempre più dinamico è utile padroneggiare una lingua straniera ed entrare in contatto con contesti diversi. Per questo, il professor Mureddu è un grande sostenitore delle esperienze all’estero: queste hanno inciso profondamente anche sulla sua formazione. I suoi studi internazionali e i suoi numerosi viaggi gli hanno poi reso naturale dedicarsi alle relazioni internazionali presso l’Istituto.

Tuttavia, non manca di elogiare il metodo appreso al Gramsci: “Il Classico è stato la mia scuola. Quando ci si studia a volte non ci si rende conto di quanto si venga plasmati da un tale metodo. Se mi sono laureato in tempi record, se ho raggiunto certi traguardi accademici e se ho potuto dare sempre il massimo nel mio lavoro lo devo sicuramente al liceo classico. Per me, ancora, la scuola migliore di tutte”.

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