Le richieste di Olbia e della Gallura alla presidente della Regione Alessandra Todde

Le richieste delle associazioni di categoria della Gallura alla Todde.

Con le elezioni del 25 febbraio scorso la Sardegna ha scelto il nuovo presidente che governerà per i prossimi 5 anni. La scelta è ricaduta su Alessandra Todde (M5s), che ha battuto l’avversario Paolo Truzzu (Fdi). In questi giorni la nuova governatrice sta preparando la giunta regionale che sta arrivando la proclamazione ufficiale dei nuovi eletti da parte della Corte d’Appello di Cagliari.

Ora, con il cambio di “regia” in Sardegna la nuova governatrice dovrà soddisfare le tante richieste dei diversi territori dell’Isola, in parte disattese dalla giunta precedente. Le tematiche sono differenti e urgenti: si va dalla sanità, all’istruzione, all’economia, al lavoro, trasporti, turismo. Tra questi territori, anche la Gallura ha molte richieste alla nuova presidente della Regione Sardegna.

Le richieste dei commercianti della Gallura e della Sardegna alla presidente Todde.

Sono tante le richieste dei commercianti sardi e della Gallura, alla neopresidente Alessandra Todde, che si è insediata in Regione, dopo la vittoria delle elezioni regionali del 25 febbraio 2024. Le esigenze sono comuni in tutto il territorio della Sardegna e anche i rappresentanti dei commercianti di Olbia hanno incontrato Todde per esporre le loro richieste del settore.

Una delle richieste alla neo governatrice è l’applicazione del Principio d’Insularità “con l’adozione di interventi immediati e straordinari tesi a superare il gap infrastrutturale rispetto al Continente”, fanno sapere da Confcommercio. Il diritto di chi si muove da e per la Sardegna (non solo dei residenti) alla Continuità territoriale significa garantire a ciascun cittadino che si sposta e a tutte le imprese che movimentano merci e servizi da/per l’Isola, ovunque vivano ed operino, di raggiungere, partendo dalla propria sede, la destinazione o i mercati di riferimento con tempi, frequenze e costi coerenti con i parametri nazionali ed europei vigenti sulla “terra ferma”.

Non per ultima l’importanza di sviluppare una rete integrata di trasporti pubblici per migliorare l’intermodalità e renderla competitiva rispetto al trasporto privato. Si discute anche della necessità di considerare aspetti sociali e ambientali nella transizione ecologica, puntando verso un’energia a basse emissioni di carbonio come le rinnovabili. Tuttavia, attualmente, la maggior parte dell’energia elettrica sull’Isola proviene ancora da fonti fossili, evidenziando la necessità di un cambiamento verso fonti più sostenibili.

Un’altra esigenza è quella di frenare “l’abnorme incremento del costo delle bollette energetiche, le imprese hanno messo in pratica importanti azioni di contenimento della spesa – sottolineano i rappresentanti dei commercianti – attraverso una maggiore efficienza energetica, nuove forme di approvvigionamento green, rinegoziazione dei contratti. Tra i tanti strumenti, le comunità energetiche sono una opportunità che permette di migliorare l’impatto ambientale dei singoli e della collettività, ridurre i costi in bolletta, contribuire allo sviluppo di reti energetiche sostenibili e accedere agli incentivi per l’energia condivisa”.

Le richieste del settore alberghiero.

Anche le richieste del settore alberghiero della Gallura alla nuova presidente della Sardegna Alessandra Todde sono tante. In primis è il dialogo con le associazioni di categoria, per fare ascoltare le esigenze del territorio. ”Sarebbe bella cosa che la nuova governatrice indichi come assessore al Turismo e ai Trasporti due persone esperte del settore – ha affermato il dirigente di Federalberghi e Presidente dell’Associazione degli Albergatori di Olbia, Fabio Fiori – perché sono materie fondamentali per tutto il territorio. E’ molto importante che ci sia un dialogo tra gli assessori con le categorie, anche se spesso ciò non succede. Fondamentale, infatti, che si dialoghi con i massimi rappresentanti delle categorie, come il presidente degli Albergatori regionale, per mettere a nudo le priorità con le quali aggredire i problemi maggiori del settore”.

Per gli Albergatori di Olbia la priorità è che ci sia una sorta di governance che ragioni come una regia unica e che dialoghi con le associazioni di categoria. Un’altra richiesta è una programmazione turistica lungimirante. Ma non per ultimo la questione della speculazione di molte compagnie aeree che gestiscono le tratte. “Sarebbe bello se la presidente Todde, o meglio gli assessori – ha dichiarato Fiori -, avesse come priorità assoluta quella di contrastare l’aumento esponenziale delle tariffe, anche di oltre 500 euro, da parte di alcune compagnie a causa dell’algoritmo che utilizzano a ridosso dei periodi di alta stagione e nelle festività”.

“Un altro punto fondamentale è favorire l’emersione di tutta l’attività extra alberghiera del territorio, facendo in modo che vengano tracciate – ha detto – non sono ai fini statistici, ma anche per il dimensionamento corretto dei servizi. Ad esempio, ci ritroviamo, nei periodi di punta, con il congestionamento delle spiagge, dei depuratori e di altri servizi, che non reggono con il numero eccessivo di presenze”.

Le richieste del settore sanità.

La sanità in Gallura, come nel resto della Sardegna, è uno dei punti più cruciali. Le associazioni di categoria in questi anni hanno denunciato la grave carenza dei medici e la chiusura di importanti reparti ospedalieri. Da tempo si attende che vengano banditi gli incarichi dalle aziende ospedaliere per l’incremento dell’organico. Le associazioni che rappresentano i lavoratori nella Sanita criticano, inoltre, l’operato dei vertici dell’Azienda sanitaria, Asl Gallura.

“Contestiamo l’atto aziendale e chiediamo che si rendano attrattivi i posti di lavoro e gli incarichi – ha detto Jessica Cardia, segretario Fp Cgil, della Gallura -. Purtroppo viviamo con una grave carenza perché non c’è un piano di assunzioni e il personale o va in pensione o va altrove a causa delle condizioni di lavoro stressanti. L’età media è attualmente di 55 anni, questo significa che ci sono medici che fanno i turni di notte anche a 63 anni. In Gallura abbiamo soltanto una medicalizzata con soli 3 medici per tutto il territorio e in estate le esigenze aumentano. Il pronto soccorso di Olbia, se prima era al collasso nel periodo estivo, ora ha difficoltà anche durante l’inverno.

La FP Cgil denuncia la situazione grave dei pronto soccorso galluresi e dell’ospedale di Tempio. “Se l’ospedale Dettori era un’eccellenza – aggiunge Cardia -, oggi è stato depotenziato, tanto che il pronto soccorso è gestito da una cooperativa. Anche quello di Olbia rischia di fare la stessa fine. La sanità pubblica deve essere un bene per i cittadini e non si può penalizzare”.

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