Successo per la Maker Island a Olbia: per 3 giorni si è messo in mostra l’ingegno

Chiude l’evento Maker Island a Olbia.

Un migliaio di visitatori in tre giorni e la creazione di una sinergia senza precedenti tra istituzioni, maker, associazioni di categoria ed impresa. È, in sintesi, il sorprendente risultato della Maker Island – L’Isola dei Maker, evento che ha scandito l’appena trascorso fine settimana, ad Olbia.

Nella splendida cornice del Museo Archeologico, punto di incontro tra antichità ed innovazione, il network delle idee, che anima il mondo dei Fab Lab e l’intero movimento rivoluzionario della digital fabrication, ha restituito ai presenti un’esperienza unica nel suo genere in Sardegna.
Per tre giorni, esposizioni di opere di ingegno dell’artigianato digitale, innovazione nel mondo della moda e dei tessuti, arte 2.0, ricerca e prototipazione in campo medicale, ma anche evoluzione della didattica scolastica ed attività di supporto alle imprese con sportelli di consulenza dedicati, hanno riempito di interessanti contenuti il piano terra del polo museale olbiese, visitato da circa mille tra appassionati di tecnologia, semplici curiosi e famiglie.

Un evento per tutte le età, con particolare attenzione a bambini ed adolescenti, per i quali i Fab Lab di Verona e Nuoro hanno dedicato specifici laboratori di computazione e logica su Leonardo da Vinci e sul Coding (programmazione informatica), entrambi reinterpretati in chiave ludica.
Ricca di spunti di riflessione e prospettive – per un presente sostenibile sia in ambito ambientale e produttivo, che nella condivisione progettuale – la tre giorni di conferenze con 30 speakers di fama nazionale ed internazionale, ospitata nella sala conferenze al secondo piano.

In presenza o in streaming, la sala convegni ha ospitato relatori in rappresentanza del mondo dei Fab Lab, dell’innovazione, dell’impresa, dell’associazionismo di categoria, della scuola, della politica e delle organizzazioni impegnate nel sostegno all’evoluzione tecnologica. Occasione unica per conoscere da vicino i fabbricatori digitali che stanno influenzando il settore della moda, con la sperimentazione di nuovi tessuti eco compatibili; gli artigiani digitali con il recupero, in chiave moderna, di professioni e tradizioni oramai abbandonate; artisti che hanno introdotto il design nel cibo; ma anche piccoli imprenditori, come quelli della società Isinnova, presenti in fiera, che, con la prototipazione digitale dei componenti dei respiratori e l’ausilio della stampa 3D, hanno permesso la creazione e la fornitura in replica, in piena emergenza Covid, di centinaia di migliaia di pezzi da distribuire gratuitamente negli ospedali in Italia, nei paesi asiatici, in sud America ed in Africa. 

“Abbiamo archiviato un evento unico e straordinario nel suo genere, che ha riscosso un successo inimmaginabile in un momento storico e di emergenza come quello che stiamo vivendo in questi ultimi mesi – spiega Antonio Burrai, presidente del Fab Lab Olbia ed organizzatore della Maker Island – In totale sicurezza, con il supporto di uno staff preparato, abbiamo ospitato circa mille visitatori di svariate fasce d’età. È stato sorprendente vedere ai nostri stand giovani e meno giovani appassionati, ma anche tante famiglie con bambini. Così come è stato entusiasmante il supporto ed il calore che ci hanno trasmesso i rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni di categoria, del mondo imprenditoriale e della ricerca”.

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