Maltrattamento sugli animali: cosa dice la legge e quali sanzioni prevede

Cosa prevede la legge in caso di maltrattamento sugli animali.

Dal 2004 la Legislazione italiana ha stabilito una normativa in materia di maltrattamento sugli animali che prevede anche delle sanzioni per chi commette quello che, da allora, può essere considerato a tutti gli effetti un crimine.

La crudeltà sugli animali non è solo ripugnante di per sé, ma è spesso un crimine che porta alla violenza contro adulti e bambini. A prescindere da questo, la Legge italiana considera il maltrattamento sugli animali un atto disumano e quindi anche un reato punibile secondo la normativa emanata nel 2004.

 La legge 189/2004 tutela il diritto di ogni animale a vivere in pace ed essere accudito da coloro che lo hanno in custodia, che rischiano da tre fino a otto mesi di carcere, se commettono qualsiasi forma di crudeltà sia fisica che etica.

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 Tornando al nostro argomento possiamo dire che se sei testimone di un atto di abuso, negligenza o crudeltà nei confronti di un animale, è tua responsabilità morale segnalarlo alle forze dell’ordine locali o a chiunque sia responsabile delle indagini sulla crudeltà nella tua comunità, come i vigili urbani o i carabinieri. Nella maggior parte dei casi puoi farlo in modo anonimo se temi una rappresaglia. Non fare nulla non aiuta gli animali bisognosi.

L’animale è sempre sporco o ti sembra denutrito? Viene spesso tenuto incatenato all’aperto e non sembra avere accesso libero a un luogo al chiuso, in un locale coperto? Egli presenta piaghe aperte o ferite evidenti? Sembra essere infestato da pulci o zecche? Potrebbe zoppicare o è incapace di camminare o avere occhi o orecchie congestionati? È in evidente disagio fisico e necessita di cure veterinarie?

Ogni volta che vedi questo animale noti che non ha fonti evidenti di cibo e / o acqua? Potrebbe essere aggressivo a causa della fame e della sete, e forse molto letargica?

L’animale è contenuto in un’area ampiamente o completamente esposta alle intemperie o al sole costante? In Italia, se un animale muore per essere stato lasciato solo in un’auto calda, il proprietario può essere accusato e deve rispondere di fronte alle forze dell’ordine delle sua azioni.

L’animale viene lasciato in una casa, in un cortile o in un’altra area che appare vuota o priva della normale attività umana. Rapporti di animali da compagnia abbandonati e lasciati morire all’interno di edifici vuoti sono allarmi comuni.

Se noti che un vicino si è trasferito o ha smesso di visitare una residenza in cui sai che vive un animale, sii molto vigile. Alcuni cani abbaiano e si lamentano per esprimere l’ansia di essere lasciati soli. Ma un cane che ulula o abbaia per diverse ore sta inviando un segnale che ha bisogno di cure immediate e salvavita.

Insomma, esistono un’infinità di casistiche di fronte alle quali potresti trovarti ed essere costretto moralmente a intervenire, chiamando chi di competenza per risolvere il problema. Del resto la legge da questo punto di vista parla molto chiaro:”Chiunque, per crudeltà o senza necessità(2), cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche(3) è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro”(4).

Quindi nel caso in cui ci  troviamo ad assistere a una forma di crudeltà su un animale dovremo rivolgerci alle forze dell’ordine, oppure rivolgere denuncia querela scritta alla procura della Repubblica, che è situata nel tribunale del luogo dove si svolge il reato.

La denuncia querela dovrà contenere le generalità di chi ha compiuto il reato e anche di chi la sta facendo e ci dovrà essere una ricostruzione particolareggiata dell’accaduto.

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