Dopo il lockdown la nuova manifestazione dei lavoratori di Air Italy all’aeroporto di Olbia

Si svolgerà il 10 giugno.

Il 10 giugno si terrà il primo di una serie di appuntamenti post lockdown che riguarderanno il futuro dei lavoratori Air Italy anche all’aeroporto di Olbia.

Mercoledì 10 giugno alle 10 la manifestazione, nel rispetto delle norme anti coronavirus, indetta dall’Associazione Piloti, Cobas del Lavoro Privato e Unione sindacale di base, sarà divisa tra l’aeroporto Costa Smeralda di Olbia e le Regioni Lombardia a Milano e Sardegna a Cagliari.

“L’intento è mantenere alta la visibilità e l’attenzione sulla grave situazione che stanno vivendo i lavoratori e le loro famiglie – commentano i sindacati – dopo la notizia della messa in liquidazione della compagnia. Nell’occasione informeremo i lavoratori riguardo lo svolgimento della riunione del giorno 9 giugno con i Ministeri e liquidatori”.

“La massima aspirazione dei lavoratori Air Italy non può e non deve essere la timida richiesta di 10 mesi di assistenzialismo (che non portano da nessuna parte) spacciati come grande risultato, sia perché si andrebbe a pesare da subito sulle casse statali alleviando dai suoi obblighi e responsabilità un’azienda che così abilmente ha  distrutto un’eccellenza del trasporto aereo mettendo in strada oltre 1500 lavoratori, sia perché oggi esiste un nuovo progetto Nazionale sul quale lo Stato ha deciso di investire 3,5 miliardi di euro, una somma enorme, che potrà consentire una ripresa del trasporto aereo nazionale con buone probabilità di successo, rendendo nuovamente necessarie e produttive tutte le maestranze di Alitalia, Air Italy ed altri vettori italiani in difficoltà non certo per colpe ascrivibili ai lavoratori”, continuano i sindacati.

“Non ci stancheremo mai di ripetere che di soluzioni inadeguate e immeritate i lavoratori Airitaly ne hanno subite sin troppe e che l’ultimo atto aziendale è solo l’ennesimo sfregio ai dipendenti, alle Regioni Sardegna e Lombardia e al Governo Italiano, col quale gli azionisti di Airitaly si erano solennemente impegnati siglando un accordo, da noi mai sottoscritto nonostante le varie pressioni, che ci ha condotti al disastro. Per questi motivi riteniamo sia non solo un diritto, ma sia necessario nel medio periodo includere anche i lavoratori provenienti da Air Italy nel progetto della Newco con pari dignità dei colleghi provenienti da Alitalia, sgombrando il campo da trattamenti differenti per situazioni analoghe”.

“Rivendicando invece per i lavoratori Airitaly un  futuro  dignitoso,  un  reddito  e  non un’elemosina senza nessuna successiva prospettiva. Ricordando sempre che azionisti ed aziende vanno richiamate alle proprie responsabilità, non agevolate ciecamente nei loro disegni, sopratutto alla luce del trattamento scellerato riservato a 1500 persone e a tutto l’indotto. E, come sempre, stando dalla parte dei lavoratori assumendoci tutte le nostre responsabilità, ben sapendo che il nostro primo obiettivo è la tutela del lavoro e dei lavoratori. Non consentiremo ulteriori giochi al ribasso”, concludono i sindacati.

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