Mercato di San Pantaleo, l’associazione: “Lavoriamo per riportarlo nel suo habitat”

mercato San Pantaleo

L’associazione Mercato San Pantaleo vuole riportarlo nel suo habitat

di Carolina Bastiani

L’associazione Mercato San Pantaleo sta lavorando a un progetto partecipato da offrire al Comune di Olbia per riportare le bancherelle nel loro habitat. Fondata a luglio 2023, l’associazione senza scopo di lucro gode del sostegno di circa il 70 per cento degli ambulanti. Nasce dalla necessità di dar vita a un’organizzazione riconosciuta, fondata sugli aspetti sociali del mercatino, concepito come luogo di incontro con un intrinseco valore culturale. Riconoscendo l’imprescindibilità del luogo da cui prende nome, dall’associazione spiegano che il valore del mercatino va oltre la sua più semplice definizione.

“Questo mercato è stato in grado di regalare ai visitatori, durante le diverse stagioni, esperienze e ricordi significativi – spiega il segretario, Piergiorgio Caggiari -. Per questo motivo la nostra associazione riconosce il Mercato di San Pantaleo come un bene comune da proteggere e valorizzare. Si impegna a trovare soluzioni per affrontare le problematicità che hanno causato il suo trasferimento”.

L’associazione tra ambulanti e residenti

A tal proposito, Caggiari specifica che l’associazione si è costituita come risposta al momento di smarrimento che ha coinvolto gli ambulanti e la comunità locale. Da qui, la volontà di affrontare le criticità attraverso l’ascolto reciproco e la partecipazione, per approdare a soluzioni condivise e percorribili. Concretamente, l’associazione lavora sulla base di proposte raccolte attraverso incontri in presenza e di suggerimenti lasciati sul suo sito web. “All’interno della comunità abbiamo molti interlocutori fra abitanti, artigiani e imprenditori – prosegue Caggiari -. Stiamo ascoltando e informando tutti passo dopo passo per far sentire questo progetto come qualcosa di fruibile, partecipato”.

L’associazione si sta impegnando per risolvere le difficoltà affrontate dagli abitanti di San Pantaleo, come quelle legate al traffico all’accesso disagevole alle abitazioni. Essa, inoltre, tiene in considerazione anche le esigenze delle attività locali. Che devono poter vedere il giorno di mercato come un’opportunità lavorativa e non come un ostacolo. “Abbiamo un buon rapporto con gli abitanti del borgo, ci hanno dato giuste indicazioni e consigli utili”.

I rifiuti del mercato di San Pantaleo

Partendo da quelle richieste Caggiari tratta il tema dei rifiuti. “Il problema è ampio. Il mercato genera rifiuti perché vede concentrarsi in poche ore molte attività e soprattutto molti visitatori. La nostra associazione si basa su valori di rispetto ambientale. È nostro interesse responsabilizzare la categoria ambulante per una corretta gestione del rifiuto. Le proposte già presenti nel progetto partecipato offrono valide soluzioni”. Caggiari, inoltre, solleva la necessità di offrire ai visitatori una raccolta rifiuti differenziata e potenziata così da non pesare esclusivamente sui servizi già presenti. Questo potrebbe agevolare anche le attività di somministrazione, che, nella giornata di mercato, devono affrontare una maggiore richiesta del servizio di asporto, da cui deriva l’aumento delle confezioni per il take away.

“Il nostro impegno – continua Caggiari – non è rivolto solo al ritorno del Mercato di San Pantaleo nella sua sede storica, ma anche al miglioramento complessivo dell’evento. Integrando interventi che promuovano ordine, stile, eleganza e sostenibilità ambientale in linea con la bellezza del borgo”. Il tutto da realizzare anche con l’appoggio dell’amministrazione pubblica, di cui l’associazione sta seguendo le linee guida.

“Il nostro impegno è quello di sostenere le volontà del Comune di Olbia, garantendo un piano sicurezza autofinanziato dagli operatori”. Il progetto partecipato è in fase avanzata e potrebbe essere consegnato al Comune entro marzo. L’augurio dell’associazione è che i suoi contenuti possano avviare un dialogo con l’Amministrazione improntato alla collaborazione e consentire il raggiungimento di una soluzione condivisa.

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